Da SIPARIO Num. 241 - Maggio 1966 - Numero speciale: 20 anni di teatro
- 1956 "L'opera da tre soldi"
Autore: Bertolt Brecht
20 anni di spettacoli
Milano, Piccolo Teatro, 10 febbraio 1956
L'OPERA DA TRE SOLDI di Bertolt Brecht
Piccolo Teatro di Milano. Regia: Giorgio Strehler. Scene: Teo Otto. Costumi: Ezio Frigerio. Musiche: Kurt Weill. Direttore d'orchestra: Bruno Maderna. Interpreti principali: Mario Carotenuto, Giusi Dandolo, Marina Bonfigli, Checco Rissone, Romana Righetti, Tino Carraro, Ottavio Fanfani, Andrea Matteuzzi, Enzo Tarascio, Gianni Rossi, Gigi Pistilli, Dante Feldmann, Milly, Nicoletta Ramorino, Narcisa Bonati, Nora Villa, Relda Ridoni, Franco Graziosi, Armando Alzelmo, Gianfranco Mauri.
Nelle fotografie: 1) Tino Carraro 2) Checco Rlssone con “Il gruppo delle prostitute” 3) Milly 4) Mario Carotenuto.
“Dalla presentazione d'inizio al finale scagliato sulla platea, evidentissima è risultata l’opera di costruzione del regista che ha cercato, scoperto, inventato, intuito, riempiendo di vita o di verità ogni movimento, ogni voce e ogni apparizione. Giustamente preoccupato delle pretese teoriche, Strehler ha dato alla recitazione dimensioni particolari riconoscibili, ma che non dovevano diventare l’ostentazione di quella recitazione epica che forse è più un suggerimento intelligente che una piena possibilità concreta. Le pesantezze, le punte, gli spessori tedeschi sono stati alleggeriti con tratti estrosi ma consapevoli dl un ordine ritmico da mantenere.” Roberto Rebora
Sipario 1966 - Il primo Brecht di Strehler sembrò sulle prime un'autentica esplosione di vitalità e di colore: quasi una mediazione tra le sue regie espressionistiche e l'immediatezza di certi lavori su canovacci della tradizione italiana. L'accento sul divertimento e la suggestione delle canzoni di Weill rendevano più facile il primo contatto dell’autore tedesco con il pubblico milanese. Ma già la seconda edizione dell’Opera con Tino Buazzelli, due anni più tardi avrebbe approfondito il discorso, sottolineandone con maggior rigore l’aspetto provocatorio.