Teatro alla Scala di Milano presenta:
Francesca da Rimini (1966)
Balletto in un atto. Libretto di Beppe Menegatti. Musica di Piotr I. Ciaikovskij
- Interpreti: Carla Fracci (Francesca) Mario Pistoni (Paolo) Aldo Santambrogio (Gianciotto) Giancarlo Morganti (Malatestino) Ercole Oriani (Guido da Ravenna) Roberto Fascilla - Bruno Telloli - Walter Venditti (Capitani)
- Maestro Concertatore: Armando Gatto
- Coreografie: Mario Pistoni
- Maitre de ballet: Giulio Perugini
- Scena: Luisa Spinatelli
- Costumi: Enrico Job
- Direttore allestimento: Nicola Benois
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1. Fracci 2. Pistoni 3. Gatto 4. Perugini
Programma di sala (pagine 32)
- Prima rappresentazione 12 maggio 1966
- Introduzione (Luigi Rossi)
- Argomento
- Interpreti
- Fotografie
- Nel programma anche "Pagliacci"
Introduzione
... Quasi ogni composizione di Ciaikovskij risulta immanentemente ballettistica, anche quelle scritte per una destinazione diversa dal prediletto spettacolo coreografico. II librettista Beppe Menegatti e il coreografo Mario Pistoni hanno pensato di desumere dalla fantasia un balletto: il quinto canto dell'Inferno continua infatti ad essere la pagina più popolare della Commedia e non fa meraviglia pertanto che non cessi di suggestionare e di germinare opere d'arte in ogni campo. II balletto non si discosta, owiamente, dalla sostanza del racconto dantesco, che dà anzi in un certo senso per scontato, talmente nota ne è la vicenda. Esso è basato su una tecnica messa in voga dal cinema: quella del 'flash back'. La vicenda inizia infatti nel momento in cui Francesca si trafigge sulla spada di Gianciotto e rivede, nell'ultimo barlume di conoscenza, la sua vita cosi comè, per diffusa credenza, si dice avvenga per ogni morente. Nella prima allucinazione essa rivede la battaglia sotto le mura di Ravenna e la vittoria dei Malatesta sui Polentani. Qui vede per la prima volta Paolo, qui è scelta in sposa come una preda di guerra dal deforme Gianciotto. Attraverso successivi 'flashes back', la storia passa alle grandi tappe della vita di Francesca. Prima le nozze con Gianciotto, poi l'incontro e l'innamoramento con Paolo, la grande scena d'amore (risolta naturalmente, in sede ballettistica, in un pas de deux), la consumazione dell'adulterio ed infine il duello tra i due fratelli e l'uccisione di Paolo. Le ultime note della partitura riportano esattamente la scena iniziale con Francesca morente. La storia è tutta risolta nella musica, il concetto del poema sinfonico è rispettato dal balletto che non ha mai un andamento realistico, come era avvenuto in analoghe composizioni create da Fokine e da Lichine sulla stessa partitura. Francesca è una figura drammatica di eroina in cui è chiaramente avvertibile la consapevolezza del peccato.
LUIGI ROSSI