1° Gennaio 1928 - Anno IV - Numero 33
IL DRAMMA
Quindicinale di commedie di grande successo diretto da Lucio Ridenti - Editrice "LE GRANDI FIRME" Torino
- In questo numero:
- IL SIGNORE E' SERVITO il testo completo della commedia in tre atti di Carlo Veneziani (Prologo dell'autore) - Lettera al filodrammatico (di Egisto Olivieri) - Mimi Aylmer attrice trascendentale (di Giacomo Galiano) Fabbricando un soggetto (di Carlo Salsa) - Termocauterio...
- In copertina: Andreina Rossi
Andreina Rossi
Andreina Rossi è la prima attrice della Compagnia Betrone. Se il suo nome non fosse italianissimo questa giovane protagonista del nuovo teatro di prosa, potrebbe essere creduta una deliziosa creola, venuta dal Semi-Tropico, con tutti gli attributi che alle creole ha fatto la musa di Charles Baudelaire. I più neri e ondulati capelli e i più neri e stellati occhi sono quelli di Andreina Rossi. Uscita da una famiglia d'arte e con la vigile guida un egregio artista, il padre suo Armando Rossi, Andreina debuttò in quella "Compagnia delle Maschere" che sotto la direzione paterna esplicò un classico programma di arte comica: Moliére, Marivau, Goldoni, ecc. Da questa squisita scuola d'arte di Andreina Rossi uscì singolarmente affinata e aggraziata. Dopo il battesimo d'arte, discioltasi le "Maschere", fu Ermete Zacconi ad raccogliere Andreina Rossi, che passò insieme al genitore, nella Compagnia del grande tragico col ruolo di "amorosa". Ma la giovanissima interprete, messe le ali, non tardò a desiderare e ad avere una Compagnia propria con un piglio tutto originale. Precorrendo infatti le correnti più moderne fu Adreina ad incarnare, per prima, sotto abiti maschile, della franca, sincera ed appassionata macchietta del XX secolo. Un nuovo ruolo e un nuovo tipo femminile! Tale è la novità che Andreina Rossi ha portato sulle ribalte italiane.