Da COMOEDIA - N. 6 - 15 Giugno 1928:
- "Frivolità" piacevole rivista in scena ai Filodrammatici di Milano
Autore: Sandra Zelaschi Guy (Foto Studio di Arte Baratelli - Milano)
“FRIVOLITA” È IL TITOLO DI UNA PIACEVOLE RIVISTA DELLA SIGNORA SANDRA ZELASCHI GUY, MESSA IN SCENA CON CURA E CON SFARZO AI FILODRAMMATICI A MILANO, IN UNA RECITA BENEFICA ORGANIZZATA DALLA “PRO REDUCI D’AFRICA”. LA VIVACITA’ DELL’INTERPRETAZIONE PER PARTE DI SIGNORI, SIGNORE E SIGNORINE, LA BELLEZZA DEGLI SCENARI ABKASI E LA RICCHEZZA DEI COSTUMI HANNO CONTRIBUITO AL SUCCESSO CHE E’ STATO VIVISSIMO.
Parlare della mia rivista? L'idea è carina e rientra in quello spirito di …frivolità che ha animato le tre sere. Credo che a noi donne sia affidato il compito di dire le cose più piacevoli nelle forme più gentili. Per questo forse “Frivolità” è apparsa (lo dice Marco Praga) “il regno della leggiadria e del buon gusto”. Il nostro mondo femminile è chiaro e variopinto e il piacere di portarlo alla ribalta un altro se ne aggiunge di carattere psicologico. La “trovaille” del dilettante, che certe volte si trova nelle persone meno … sospette. Chi avrebbe detto per esempio che nella bella signora Padoa dormiva insieme il “role” di una deliziosa americana piena di chic e di brio! O che Dino Falconi sapesse trasformarsi in un sarto-poeta dal “taglio” perfetto, con tutta la “stoffa” per essere per la vita un raffinatissimo Mr. Poiret idolo delle donne Signore? O chi avrebbe sospettato in Oreste Biancoli il “régisseur” ideale pieno di accorta e signorile attenzione. Delle amiche Sola tutti sanno ormai i prodigi: è un campo inesauribile a fortuna continua, ancora, qualche felice ispirazione ha consigliato di chiedere a Gioconda Targetti quel suo dolcissimo tango, col quale si fece tanto applaudire come una delle più squisite “cose d’Espana”? Cercare in questo o in quel soggetto la sconosciuta tendenza, le possibilità più nascoste; qui una voce di cristallo come quella di Bianca Zanoletti, là una linea impeccabile come quella di Paola Dasevi e altre graziosissime, o un incedere da regina come è apparso quello di Lena Morlacchi Airoldi ecco i preziosi elementi così vari e spontanei che formano il segreto di queste “compagnie” di ventura, legate per un'ora, da nessuna Accademia, e da molto buon umore. La favola, la trama? è solo un filo sottilissimo per tenere unito l’assieme; una scusa per poter dire tutto quanto son venuta … dicendo. Delle belle sartine in una cornice d'eleganze sognano di diventare regine dello schermo. Trascinate da Pepito, belle di professione e dive dei divi, esse giungono in Hollywood, e scritturate, sostano a questa proda d'ogni letizia. Dire in che modo vi arrivarono e con quanti svariati imprevisti fu colorita la loro impresa è stato compito della “Film in due atti”', attraverso l’allegra dialettica delle canzoni e delle danze.
Sandra Zelaschi Guy