Dal Programma di sala del TEATRO SAN ROCCO di Seregno - Stagione teatrale 1984/85
- L'AQUILA A DUE TESTE di Jean Cocteau
Autore: Direzione Teatro San Rocco
Seregno (MB). Teatro San Rocco - Stagione teatrale 1984/1985
Rossella Falk e Unberto Orsini ne L'AQUILA A DUE TESTE di Jean Cocteau
Regia di Gabriele Lavia
In scena il 14 e il 15 novembre 1984
L'aquile a due teste è un dramma di amore e di morte. Una giovane regina trincerata in una sorta di supervalutazione di se stessa si sottrae agli sguardi di tutti, finché si innamora di un rivoltoso incaricato di sopprimerla, e la romanzesca vicenda si conclude con la morte di entrambi. Il linguaggio che usa Cocteau è estetizzante non privo di risonanza scenica e di seduzione per il pubblico. Scritta nel 1946 fu rappresentata nel dicembre della stesso anno a Parigi da Edwige Feuillère e Jean Marais (ebbe sette mesi di repliche a teatri esauriti). La commedia è ispirata alla lontana a fatti e personaggi storici. La regina è interpretata da Rossella Falk, Stanislao (detto Azrael), da Umberto Orsini. Il saggio di Remy de Gourmont "Portraits littèraires", ha offerto a Cocteau lo stile della regina, la quale avrebbe posseduto l'ingenuo orgoglio, la grazia, l'ardore il coraggio, l'eleganza, il senso del fato dell'imperatrice Elisabetta d'Austria. E Cocteau ha preso a prestito alcune frasi che le vengono attribuite. "Il guaio vero di quei principi superiori alle loro parti - ha scritto Cocteau nella prefazione al lavoro - è che essi sono idee più che creature viventi, d'altronde capita spesso che li uccida un'altra idea. Ho immaginato pertanto di mettere in scena due idee in conflitto, nonchè il loro obbligo inderogabile di prendere corpo. Una regina di spirito anarchico, un anarchico di spirito regale".
La direzione del Teatro San Rocco