Teatro dei Satiri di Roma presenta:
Controcorrente (1953)
Di Marcello Marchesi - Vittorio Metz
- Interpreti: Walter Chiari, Marina Bonfigli, Bice Valori, Gino Bramieri, Domenico Modugno, Ferruccio Amendola, Galeazzo Benti, Franco Scandurra, Giuseppe Porelli, Franca Gandolfi, Alba Arnova, Helene Sedlak, Walter Wood, Victor Ferrari
- Musiche: Pasquale Fucilli
- Coreografie: Gisa Geert
- Scene: Boccianti - Hoffer
- Costumi: Monteverdi
- Direzione artistica: Walter Chiari
Programma di sala (pagine 24)
- Baudelaire, un giorno... (V.Telarico)
- Primo - Secondo tempo
- Perché "Controcorrente (Marchesi - Metz)
- Gli interpreti
- Fotografie
Perché “Controcorrente”?
Perché la corrente, ora, va in direzione di spettacoli intelligenti, più intelligenti ancora, intelligentissimi, astratti, astrusi. L'autore siede alla sua scrivania con questo fermo proposito nel cervello: “Adesso creerò uno spettacolo intelligente, tanto intelligente da far paura”.
E si mette a scrivere scartando accuratamente tutto ciò che gli sembra troppo normale.
L’unica maniera di andare “controcorrente”, dunque, è una sola: quel1a di mettere su uno spettacolo “normale”: che faccia pensare, si, ma non toppo e che soprattutto sia divertente per i caratteri, le battute e le situazioni tratte dalle semplici osservazioni delle piccole cose che possono accadere a tutti.
S'intende che quando diciamo “spettacolo normale” non vogliamo riferirci ai “monumenti del passato” onusti di piume e lustrini, scale e puntini, canzoni ingenue e doppi sensi malandrini, nonché eserciti di ballerinette lanciati in complicatissime evoluzioni. Per “spettacolo normale” intendiamo uno spettacolo come questo, cioè uno spettacolo “senza tante storie”. Speriamo che la corrente non ci travolga.
MARCHESI - METZ