Maggio 1926 - Anno II - Numero 6
IL DRAMMA
Rivista mensile di commedie di grande successo diretta da Pitigrilli - Editrice "LE GRANDI FIRME" Torino
- In questo numero:
- TRIPLEPLATTE il testo completo della commedia in cinque atti di Tristan Bernard (Traduzione di P.F. Zappa) - SULLA GRANDE STRADA un atto di Anton Cecof - Articoli: Chi non è di scena è fuori (di Lucio Ridenti) - Il prototipo del Gigetti: Luigi Cimara (di Dino Falconi) - Termocauterio...
- In copertina: Vera Vergani
Vera Vergani è sempre reduce dài successi americani, poichè appena ritorna dall'America, torna in America, dove ha trovato l'America.
In America ha ballato col Principe di Galles, ha imparato a suonare sulla chitarra hawayana i tanghi di Escobar. In America dà due rappresentazioni il giorno, e fra l'una e l'altra succhia il mate.
Un piantatore di lenticchie si è innamorato di lei, ma fu ucciso per gelosia da un mercante di sughero, il quale pose la sua candidatura al cuore di Vera Vergani. Respinto a sua volta, si buttò nelle acque del Plata, e si salvò perché gli rimasero in tasca alcuni campioni di turaccioli che lo tennero a galla. La Vergani ha troppo amore per l'arte, per poter dedicare l'arte all'amore.
Recita d'istinto. E perciò la sua recitaziene non si discute. Sternutisce in si bemolle, ma lei vorrebbe sternutire in do diesis. Il suo sogno sarebbe... ma i suoi sogni non viene a raccontarli a noi.