15 Luglio 1930 - Anno VI - Numero 94
IL DRAMMA
Quindicinale di commedie di grande successo diretta da Lucio Ridenti - Editrice "LE GRANDI FIRME" Torino
- In questo numero:
- DOBBIAMO ESSERE FELICI il testo completo della commedia in tre atti di G. Martinez Sierra - BARBARA un atto di Enrico Raggio - Teatri svedesi (di Manlio Miserocchi) - Termocauterio...
- In copertina: Dora Menichelli
Dora Menichelli
Tutte le attrici ritornano a recitare ogni anno, e spesso in una stessa città. Questo si chiama “fare la stagione”. Ogni stagione ha il miraggio di grandi successi e di lauti iincassi, ogni stagione dà l'e sue delusioni. Una sola città ha il vanto di non disilludere gli attori: Viareggio. Questa Hollywood italiana, dove da luglio a settembre si riuniscono tutte le attrici e gli attori (e anche gli autori col copione) è la «stagione» desiderata: invece di recitare si riposa. Dora Menichelli Migliari è la prima a liberarsi del peso-massimo della sua celebrità, per apparire peso-Piuma nel suo costume da bagno. E al canottaggio dedica gran parte della sua giornata; quando invece non è in acqua, si allena a degli acrobatismi terrestri sulla sabbia, mantenendosi in una barchetta verticale, come si può vedere a occhio nudo e senza trucco in copertina. Ciò le serve non solo a rinforzare i muscoli ma a prepararsi per recitare una nuova parte dove la protagonista è acrobata al trapezio. Per chi volesse sapere come Dora Menichelli passa la notte diremo la solita bugia: legge i copioni, studia le messi in scena, scrittura gli artisti e scrive le sue memorie. E' ormai in uso far apparire le attrici, agli occhi del pubblico, come ossessionate dall'avvenire del teatro e della risoluzione della crisi. Dora non ha che una sola ossessione: riposare fin quando le è possibile, anche un'ora di più, fino a quando suo marito - Armando Migliari -non le imporrà severamente di rivestirsi e salire in treno per raggiungere la prima piazza di riunione. E le “stagioni” continuano.