1° Giugno 1942 - Anno XVIII - Numero 379
IL DRAMMA
Quindicinale di commedie di grande successo diretto da Lucio Ridenti - Società Editrice Torinese Torino
- In questo numero:
- L'AVVENTURIERO DAVANTI ALLA PORTA il testo completo della commedia in tre atti di Milan Begovic rappresentata al Teatro delle Arti di Roma diretto da Anton Giulio Bragaglia - Milan Begovic (di Giovanni Ponti) - Cronache di ieri (di Marco Praga) - Stefano Landi (Galleria) - Spettacoli di eccezione: L'Orestiade" - Termocauterio...
- In copertina: Giulio Stival (disegno di Onorato)
Giulio Stival
Col prossimo Anno Teatrale, Giulio Stival, come è stato ripetutamente pubblicato, sarà primo attore nella Compagnia del Teatro Eliseo di Roma. Ci sembra, questo, un collocamento sigilificativo; oseremmo dire una quasi stabilizzazione della notorietà di StivaL Non perchè "quella" Compagnia abbia maggiore importanza di altre che sono sul medesimo piano di interesse artistico, ma per la reputazione che l'Eliseo di Roma ha saputo guadagnarsi con le precedenti formazioni. E la ormai ciconosciutissima bravura di Stival, questa valorizzazione la meritava davvero. Da alcuni anni ha dato, in prove sempre più positive, anche per le sue non comuni qualità direttoriali, la certezza della sua maturità artistica. E l'ha coronata, diremo idealmente premiata, in quest'anno corrente, nella Compagnia di Ermete Zacconi. Nella commedia di O' Neill: "Fermenti" ed in quella di G. B. Shaw: "Le case del vedovo" per ricordare soltanto le due interpretazioni più recenti. Stival ha segnato la misura di quella maturità cui s'è fatto cenno, perchè giovane com'è, e perciò primo attore nel senso tradizionale del ruolo, pure ha disegnato con quasi civetteria della parrucca bianca, due parti che inizialmente dovevano essere piaciute alla interpretazione di Zacconi. E servire degnamente tanto Maestro, ed ottenere i successi che Stival ha ottenuto quest'anno in quelle due commedie è la riprova di quanto detto sopra.
Col prossimo Anno Teatrale, Giulio Stival, come è stato ripetutamente pubblicato, sarà primo attore nella Compagnia del Teatro Eliseo di Roma. Ci sembra, questo, un collocamento sigilificativo; oseremmo dire una quasi stabilizzazione della notorietà di StivaL Non perchè "quella" Compagnia abbia maggiore importanza di altre che sono sul medesimo piano di interesse artistico, ma per la reputazione che l'Eliseo di Roma ha saputo guadagnarsi con le precedenti formazioni. E la ormai ciconosciutissima bravura di Stival, questa valorizzazione la meritava davvero. Da alcuni anni ha dato, in prove sempre più positive, anche per le sue non comuni qualità direttoriali, la certezza della sua maturità artistica. E l'ha coronata, diremo idealmente premiata, in quest'anno corrente, nella Compagnia di Ermete Zacconi. Nella commedia di O' Neill: "Fermenti" ed in quella di G. B. Shaw: "Le case del vedovo" per ricordare soltanto le due interpretazioni più recenti. Stival ha segnato la misura di quella maturità cui s'è fatto cenno, perchè giovane com'è, e perciò primo attore nel senso tradizionale del ruolo, pure ha disegnato con quasi civetteria della parrucca bianca, due parti che inizialmente dovevano essere piaciute alla interpretazione di Zacconi. E servire degnamente tanto Maestro, ed ottenere i successi che Stival ha ottenuto quest'anno in quelle due commedie è la riprova di quanto detto sopra.