Da Il dramma N.310 - 15 luglio 1939:
- "Tutto per la donna" commedia rappresentata dalla Compagnia De Sica - Rissone - Melnati
Autore: Lucio Ridenti
Vittorio De Sica si prepara per recitare. Il suo camerino è disadorno di tendaggi, ma nulla potrebbe dare un'immagine di maggiore raffinatezza quanto i suoi finissimi indumenti; la finezza delle stoffe, il taglio degli abiti che denunciano il grande sarto, anche all'attaccapanni. De Sica non ha “messainscena” in camerino; si serve di pochissimi cosmetici indispensabili per truccarsi, posati su una modesta tovaglietta. Si prepara con gesti lenti, quasi penosi: è l'uomo che, sentendosi imprigionato dalle sbarre d'oro della celebrità, non osa ribellarsi, comprendendo che è quanto di più prezioso la fortuna abbia potuto concedergli; ma il suo cuore è lontano. Non lo dice ma si ha l'impressione che preferirebbe essere solo, senza applausi e senza ammiratori sullo scoglio di una costa non compresa nella carta geografica, con una maglia da pescatore e una chitarra sulle ginocchia. Non vi dicono questo i suoi occhi? II modo di annodare la cravatta? Il gesto di ravviarsi i capelli? Ecco; gli hanno domandato se è pronto per incominciare lo spettacolo; non ha parlato per rispondere, ha soltanto fatto un cenno del capo, un gesto che se non conoscessimo l'importanza dei superlativi diremmo “immenso”. Sembrava dicesse: “Sono pronto da anni e sarò pronto per altri anni; ma che importa? Tanto non vedo nessuno”. E' scomparso. Gli applausi dicono che egli è alla ribalta. Ma lo è soltanto materialmente; il suo cuore è lontano molto lontano.
Lucio Ridenti
TUTTO PER LA DONNA - Commedia in tre atti di Nicola Manzari
Rappresentata dalla Compagnia DE SICA – RISSONE – MELNATI
Personaggi e interpreti: Elsa Ducrò proprietaria dei Grandi Magazzini (GIUDITTA RISSONE) – Gianni commesso (VITTORIO DE SICA) - Carmelo commesso (UMBERTO MELNATI) - Maria commessa (NINI GORDINI CERVI) – Julci (IDA MEZZERA) - Il professor Panardi (TINO ERLER) – Il direttore generale (CARLO MARESTI) – Il giornalista (FRANCESCO RISSONE) – Una cliente (NORMA NOVA) – Il fattorino (ROBERTO MORO) – Un fotografo.
Oggi, in una grande città.
Il reparto “profumi” dei Grandi Magazzini “Tutto per la donna” fondati nel 1851. Ambiente severo, ma non freddo. Alla parete di fondo lungo banco sul quale sono bottiglie di acqua di Colonia e alcuni spruzzatori. Alle altre pareti, scaffali con bottiglie di tutti i colori. Dietro il banco un telefono a muro. A destra del banco un grande arco che mette negli altri reparti della Ditta: s’intravvedono, infatti, file di scaffali e in fondo una scala che conduce ai piani superiori. A sinistra avanti, una grande porta a vetri molto luminosa. E' mattina, (Carmelo, tipo di impiegato modello, giovane, ma molto timido, è su di una scaletta e volge le spalle al pubblico. Quando si volterà, si vedrà all'occhiello della sua giacca la placca ili metallo con le iniziali TPL.D. (Tutto per la donna), che è il distintivo dei commessi dei Grandi Magazzini. Carmelo sta frugando negli scaffali. Non s'accorge perciò dell’ingesso ili Maria. Maria indossa l’abito azzurro, che è l’uniforme delle commesse, con la stessa placca di metallo di Carmelo. Maria è un po' stupita nel sentire Carmelo che parla solo. Carmelo legge le etichette delle bottiglie).
Calmelo - Non dimenticarmi... Fiore di primavera...
MARIA - Buongiorno, signor Carmelo.
CARMELO - (senza voltarsi) - Dimmi di sì... Desiderio d’amore.
MARIA - (più forte) Buon giorno.
CARMELO - Buon giorno. Ambra dorata... (Con un grido) Sognami tutta... Eccolo. (Ridiscende) Buon giorno, signorina Maria. Sapete dirmi chi ha messo qui questa bottiglia di “Sognami tutta”?
MARIA - Io no, certo.
CARMELO - Non alludo a voi. Ma è la terza bottiglia che trovo nel mio reparto. Se la signorina Elsa viene a saperlo, ci andrò di mezzo io. Sapete bene che ha ordinato di non venderne più nemmeno una bottiglia dal giorno in cui quella cliente reclamò. Credete che debba redigere un rapporto o tenere la cosa sotto silenzio?
MARIA - Quanti anni avete, signor Carmelo?
CARMELO – (lusingato) - Trentuno. Perché, v'interessa?
MARIA - Perché, per la vostra età, avete abbastanza fissazioni. (Trilla il telefono. Maria va all’apparecchio) Pronto? Grandi Magazzini “Tutto per la donna”, reparto profumi. Si signora... una Colonia ambrata? Bene, signora... Corso Garibaldi, diciotto... (A Carmelo) Perbacco! In una settimana abbiamo venduto solo tre bottiglie. Se la signorina Elsa si ostina a non spendere nemmeno un soldo in pubblicità, andremo in rovina...
CARMELO - La signorina Elsa ha sempre ragione!
MARIA – (ironica) Già... La vera pubblicità è la bontà delle merce!
CARMELO - Preferireste che la signorina Elsa invece di essere quell'integerrima industriale che è, seguendo l'esempio del nonno e del padre, cominciasse a concludere affari disonestamente speculativi? Cosa accadrebbe allora dei Magazzini e di noi stessi? (Trilla il telefono. Carmelo va all’apparecchio) Pronto? ... Sì, reparto profumi. (Inchinandosi) Riverisco, signor Dottore … Sta bene, signor Direttore... Dò subito disposizioni... I miei rispetti, signor Direttore.
MARIA - Che vuole l’eminenza grigia, l'integro custode della tradizione?
CARMELO - M'ha ordinato di avvertire tutti che fra trenta secondi la signorina Elsa inizia l'ispezione dei reparti... (Guardando l’orologio) Fra un minuto scenderà al terzo piano, fra ottanta secondi sarà al reparto biancheria, fra trecentosessanta al reparto abbigliamento... e fra quattrocento venti secondi, pari e sette minuti primi, sarà qui. Volete avvertire, per favore, i colleghi degli altri reparti?
MARIA - (avviandosi) - Subito. E' una cosa ridicola, ma la tradizione innanzi tutto. (Dal fondo gridando) La signorina Elsa e il signor Direttore hanno iniziato l'ispezione. (Di dentro si sente la voce che ripete la frase: “La signorina Elsa e il signor Direttore hanno iniziato l’ispezione”, e il grido è ripetuto ancora oltre due volte, di reparto in reparto, ed è seguito da un brusio come se tutti i commessi ponessero in ordine della roba). Sono ottantasette anni che dura questa storia. E’ commovente vedere come la stupidità umana possa cristallizzarsi fino a questo punto.
CARMELO - Signorina, senza l'ordine e la disciplina la vita sarebbe un'anarchia… … …