Da SIPARIO Num. 153 Gennaio 1959:
- "Requiem per una monaca" nelle tre edizioni: Italiana, francese e tedesca.
Autore: Redazione
REQUIEM PER UNA MONACA di Faulkner - Camus
Diamo in queste pagine alcune illustrazioni delle tre più importanti rappresentazioni del "Requiem per una monca" di William Faulkner: quella italiana che Orazio Costa ha messo in scena con la compagnia Proclemer-Albertazzi che ha usufruito della riduzione teatrale di Albert Camus nella traduzione di Luciano Lucignani; l'edizione francese allestita dallo stesso Camus al Théatre des Mathutins e quella tedesca di Erwin Piscator che ha ridotto personalmente l'originale di Faulkner.
In questa pagina i protagonisti dello spettacolo presentato per la prima volta in Italia da Lucio Ardenzi il 7 novembre a Firenze: Anna Proclemer, Giorgio Albertazzi e Edda Albertini. Regia di Orazio Costa, scene di Piero Zuffi.
Pagina 2 - Nella foto a sinistra il 2° quadro che si svolge nell'appartamento di Temple e Gowan nelle tre edizioni; dall'alto al basso quella italiana con la Proclemer, Albertazzi e Filippo Scelzo; quella tedesca di Piscator presentata l'anno scorso anche al Festival del Teatro delle Nazioni a Parigi e quella francese con la regia di Albert Camus e l'interpretazione di Michel Auclair, Catherine Seller e Marc Cassat e la scenografia di Lèonor Fini. Nelle due foto sopra e in basso Anna Proclemer e Giorgio Albertazzi.
Pagina 3 - Vediamo la scena in casa del Governatore nelle tre differenti edizioni, sopra quella tedesca a destra quella italiana con la Proclemrer e Galavotti, sotto quella francese.
Pagina 4 - A sinistra la scena ultima della prigione nell'edizione di Costa. Sopra: Catherine Sellers e Tatiana Moukine protagoniste dello spettacolo francese. Nelle due foto sotto; la scena della prigione nell'edizione francese e in quella tedesca. Sotto una delle scene più drammatiche con le interpreti dello spettacolo di Piscator (foto di Fedeli, Pic e Bernard)
"REQUIEM PER UNA MONACA" due parti e sette quadri di Albert Camus dal romanzo omonimo di William Faulkner - Versione italiana di LUCIANO LUCIGNANI.
La commedia è stata rappresentata per la prima volta in Italia a Firenze l'8 dicembre 1958 dalla compagnia Proclemer - Albertazzi con la regia di Orazio Costa e le scene di Piero Zuffi. La distribuzione era la seguente:
TEMPLE Anna Proclemer - GOWAN Giorgio Albertazzi - STEVENS Filippo Scelzo NANCY Edda Albertini - IL GOVERNATORE Gianni Galavotti - PETER Sandro Moretti - TUBBS Antonio Meschini - GIUDICE Gianni Galavotti
PARTE PRIMA - PRIMO QUADRO
Il tribunale. Ore 17,30 del 13 novembre. Il sipario è abbassato. Comincia ad illuminarsi la ribalta.
VOCE D'UOMO (dietro il sipario) - Imputata, alzatevi!
Il sipario si alza. Contemporaneamente anche l'imputata si alza, nella gabbia. Si vede una parte del tribunale. Esso in realtà non occupa tutto il palcoscenico, ma solo la metà superiore di sinistra, lasciando in buio sia l'altra metà che la zona inferiore del boccascena. La porzione visibile di scena quindi è limitata dalla luce dei riflettori e leggermete sopraelevata rispetto al livello del palcoscenico. In tal modo non si vede che una parte dell'aula d'udienza: la sbarra, il giudice, gli uscieri, gli avvocati di parte civile, la giuria. L'avvocato difensore e Gavin Stevens un uomo di circa quarant'anni. L'imputata è in piedi. E' una negra; sulla trentina (ossia può avere qualsiasi età fra i venti e i quarant'anni), dal volto calmo, impenetrabile, come assorto. Sembra di statura piuttosto alta e domina l'assemblea. Tutti gli sguardi le sono addosso, ma lei non guarda nessuno; i suoi occhi fissano un punto in alto, lontano, all'altra estremità dell'aula, come se fosse sola. Un silenzio di morte regna nell'aula. Tutti guardano l'imputata.
GIUDICE - Nancy Mannigoe, prima che la corte pronunci la sua sentenza, avete nulla da aggiungere in vostra difesa? (Nancy non risponde e non si muove. Sembra che non ascolti nessuno) Vi rammento che la legge non vi autorizza a parlare dopo la lettura della sentenza. Non permetterò nessun incidente, se avete qualcosa da dire, ditelo ora...
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