Recitare un personaggio è lanciare uno sguardo sul mondo da un palcoscenico. Fuori di questo è solo virtuosismo. Anche il più intimo problema che si agita in lui uomo, può ispirare lo sguardo dell'attore. Per me interpretare Polveres è anche un mio sguardo sul mondo della drammaturgia italiana: un problema fatto di ansia, di tensione e di desiderio di risolverlo. E come lo risolve Polveres? Parlando da un palcoscenico. E che cosa ha da dire? Molto, io credo. E come lo dice? Così come lo dirò io. Perché in fondo questo è il mio destino di attore, parlare, parlare anche se nessuno mi ascolta, parlare fino al giorno in cui non avrò più niente da dire.
FRANCO PARENTI
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