Teatro di Via S. Calimero di Milano diretto da Rino Silveri presenta:
Compagnia Stabile di Piero Mazzarella (Stagione 1982-83)
- Gli spettacoli in cartellone:
- ON PRET GARIBALDIN (di Libero Pilotto) - EL DILUVI UNIVERSAL (di Ugo Betti) - CAMBIA TESTA CHE TE SPOSI (di Mingardo - Silveri) EL ME' FIOEU AVOCATT (di Mario Morais) ON GAINATT SU I BARRICAD (di Tradico - Giraud) EL FRADELL DE ME' FRADELL E SO' FRADELL (di Rino Silveri)
Programma di sala del Teatro di via S.Calimero (pagine 24)
- Per il mio pubblico (Piero Mazzarella)
- La Stagione 1982 - 83
- Recensioni
- Gli spettacoli messi in scena dalla Compagnia
- Fotografie di Roberto Restelli
PER IL MIO PUBBLICO (da LA MARTINELLA di Milano fascicolo marzo-aprile 1982)
Fra le testimonianze. del teatro milanese non poteva mancare quella di Piero Mazzarella, l'attore che più di tutti ha dimostrato di possedere la statura del protagonista. Questo almeno il responso del pubblico, che è l'unico giudice inappellabile. È proprio al pubblico che rispondendo a un nostro questionario, Mazzarella dedica il suo intervento.
Cercherò di rispondere con tanta buona volontà al questionario che mi avete sottoposto, anche se sarà opportuno fìngere di non capire qualche domanda, poiché il mio naturaie polemizzare mi porterebbe troppo lontano. La premessa che viene fatta con la Vostra affermazione per cui io sarei attualmente l'attore più importante del Teatro Milanese pare mi dia diritto a "continuare" il Romanzo del Teatro Milanese iniziato da Emilio Guicciardi. Mi auguro che né io né altri si arrivi mai a "completarla" questa storia che per il bene di Milano e delle Sue tradizioni io sperò abbia sempre nuovi capitoli da scrivere. Mi pare che in questa asserzione vi sia già posto alla mia collocazione quale teste a difesa, quale sono e quale mi sento di essere; testimone di accusa se mai lo diventerò più tardi, poiché il questionario stesso me ne darà occasione. Ho scelto o sono stato scelto dal Teatro Milanese? È importante rispondere a questa domanda? Il nostro Severino Pagani in una bellissima battuta di Don Lisander in La Gesetta del Pasquiroeu vi dà la risposta e io la faccio mia trasrivendola: "mi la vocazion de fa el pret ghe l'hoo mai avuda . . . mì, la tonega l'ho minga voruda, ma dal dì che l'ho portada, l'ho semper missa quand levi sù dal lett a la mattina e la lassi a la sira, quand voo in lett.... e l'hoo semper rispettada e tegnuda come ona divisa de onorà". La scelta vera però l'ha sempre fatta il pubblico! Lui che ha scelto la mia voce, le mie connotazioni fisiche, che ha accettato il mio modo di comunicare con Lui; Lui che al di là dei cerebralismi di maniera, delle valutazioni artistiche soggettive di questo o di quel Solone, adoperando il miglior modo di capire e di valutare che possa esistere in teatro, cioè il Suo istinto, mi ha eletto Suo Amico, Suo Fratello, donandomi la Sua anima candida e ricevendone in cambio la mia riconoscenza, il mio ringraziamento, il mio impegno costante ad essergli Amico e Fratello. Lui che ha sentito nella mia voce: la ringhiera, la periferia, l'officina... la miseria... i sacrifici... la gioia di vivere, la chitarra e l'osteria... la morosa... tutti i fermenti genuini della strada nella loro migliore accezione... e lo spirito continuo... la voglia di ridere sopra alle amarezze ai dispiaceri e mille altre caratteristiche che io ho respirato assieme alla nebbia, da giovane, in una strada di Porta Romana... e poi via via in tutti gli angoli di Milano. Ecco qua i miei maestri, i miei modelli... del resto Ferravilla affermava che... "chi ha vero ingegno non rinuncia alla propria personalita per imitare quella altrui".
PIERO MAZZARELLA
PIERO MAZZARELLA
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