Ottobre 1926 - Anno II - Numero 11
IL DRAMMA
Rivista mensile di commedie di grande successo diretta da Lucio Ridenti - Editrice "LE GRANDI FIRME" Torino
- In questo numero:
- GELSOMINO D'ARABIA il testo completo della commedia in tre atti di Antonio Amante - UNA "PREMIERE" fantasia in tre quadri di Max e Alex Fischer - Articoli: Chi non è di scena è fuori (di Lucio Ridenti) - Il pubbico (di Eugenio Bertuetti) - Termocauterio...
- In copertina: Gina Sammarco
Gina Sammarco
Quando Gina Sammarco compare sulla scena, sembra uscita "in quel momento da una pagina di "Vogue" o da un album di Zigg Brunner o da un cartello di Martin. Invece viene soltanto dal suo camerino che il gusto squisito dell'attrice ha trasformato in una sontuosa scatola di profumi. Perchè Gina Sammarco adora i profumi: ne ha avuti dei rarissimi dal Marajà di Kapurtala, estratti dalle rose del Cashemire; dal secondo genito del Re d'Inghilterra, al termine di una rappresentazione di beneficenza al Convent-Carden di Londra. Briand non le ha regalato dei profumi, ma le ha donato un grande rosaio nella Còte d'Azur, dove Gina Sammarco va a studiare le parti. Perchè la Sammarco le sue parti le studia una volta all'anno: in riposo. Una sera, al Casino di Jouan-lespins, ritornando da Cannes, un servo gallonato come un generale spagnuolo, vedendola comparire con un pacco sotto il braccio, la scambiò per una principessa russa dinamitarda. Non si può entrare con le bombe! esclamò l'inserviente e strappatole il pacco dalle mani lo scaraventò in mare. In quel pacco Gina Sammarco aveva tre milioni guadagnati poco prima a Cannes e coi quali si riprometteva di abbandonare il teatro. Quell'uomo gallonato aveva distrutto una fortuna, ma ci aveva restituito un'attrice: Gina Sammarco reciterà ancora. D'altronde è questa la sua unica gioia.