15 Luglio 1939 - Anno XV - Numero 310
IL DRAMMA
Quindicinale di commedie di grande successo diretto da Lucio Ridenti - Società Editrice Torinese Torino
- In questo numero:
- TUTTO PER LA DONNA il testo completo della commedia in tre atti di Nicola Manzari rappresentata dalla Compagnia De Sica/Rissone/Melnati - Stato e Teatro (di Achille Vesce) - Teatro in volume (di Gigi Michelotti) - Ma la critica (di Enrico Rocca) - In scena - Termocauterio...
- In copertina: Rina Morelli (disegno di Onorato)
Rina Morelli
II Teatro drammatico è in un periodo di grande ascesa, soprattutto per merito degli attori. Se non fosse un paràdosso, potremmo scrivere: "non ci sono più che attori di primissimo piano". L'eccezionalità di questo periodo felice è stata creata in massima dalle attrici, dalle giovani e dalle giovanissime. In ogni fascicolo della nostra rivista possiamo segnalare una "scoperta" della critica e del pubblico; ogni quindici giorni noi riportiamo giudizi nei quali cercare l'equilibrio degli aggettivi è una fatica. Più grande conforto non potremmo avere, noi che amiamo il teatro, e questo contributo di valorizzazione diamo disinteressatamente, portando in primo piano gli interpreti più apprezzati, gli autori più meritevoli. E ancora una volta ritorna in copertina Rina Morelli, l'esile e soavissima Rina, che della recitazione ha fatto perfezione, che alle creature che interpreta dona la sua vera e squisita sensibilità. Durante l'Anno Teatrale, appena concluso, Rina Morelli ha legato il suo nome al candore ingenuo della fanciulla di "I giorni felici" di Pouget, come l'anno prima aveva incantato tutti in "La scarpetta di vetro" di Molnar. La Morelli rimarrà anche nel prossimo Anno Teatrale nella Compagnia del Teatro Eliseo, dividendo la sua bella fatica d'arte con Andreina Pagnani, Gino Cervi e Paolo Stoppa.
II Teatro drammatico è in un periodo di grande ascesa, soprattutto per merito degli attori. Se non fosse un paràdosso, potremmo scrivere: "non ci sono più che attori di primissimo piano". L'eccezionalità di questo periodo felice è stata creata in massima dalle attrici, dalle giovani e dalle giovanissime. In ogni fascicolo della nostra rivista possiamo segnalare una "scoperta" della critica e del pubblico; ogni quindici giorni noi riportiamo giudizi nei quali cercare l'equilibrio degli aggettivi è una fatica. Più grande conforto non potremmo avere, noi che amiamo il teatro, e questo contributo di valorizzazione diamo disinteressatamente, portando in primo piano gli interpreti più apprezzati, gli autori più meritevoli. E ancora una volta ritorna in copertina Rina Morelli, l'esile e soavissima Rina, che della recitazione ha fatto perfezione, che alle creature che interpreta dona la sua vera e squisita sensibilità. Durante l'Anno Teatrale, appena concluso, Rina Morelli ha legato il suo nome al candore ingenuo della fanciulla di "I giorni felici" di Pouget, come l'anno prima aveva incantato tutti in "La scarpetta di vetro" di Molnar. La Morelli rimarrà anche nel prossimo Anno Teatrale nella Compagnia del Teatro Eliseo, dividendo la sua bella fatica d'arte con Andreina Pagnani, Gino Cervi e Paolo Stoppa.