1° Gennaio 1942 - Anno XVIII - Numero 369
IL DRAMMA
Quindicinale di commedie di grande successo diretto da Lucio Ridenti - Società Editrice Torinese Torino
- In questo numero:
- VITA PRIVATA DI UN UOMO CELEBRE il testo completo della commedia in quattro atti di Harald Bratt riduzione di Gherardo Gherardi - Da un marciapiede all'altro (di E. Ferdinando Palmieri) - Fuori spettacolo (di Francesco Callari) - "I ciliegi a Roma" di Hans Homberg in scena a Roma con Renzo Ricci e Andreina Pagnani - Il critico nauseato - Termocauterio...
- In copertina: Andreina Pagnani in "Fedora" (disegno di Brunetta)
Andreina Pagnani
Andreina Pagnani segna le tappe definitive della sua carriera di attrice e le segna da grande attrice. Nella critica alla commedia di Vittoriano Sardou "Fedora" Carlo Lari ha scritto di lei: "La signora Pagnani conquistò uno dei successi più caldi e più veri della sua carriera artistica, che di successi è pure cosÌ feconda. La parte della Principessa Fedora le si attaglia in modo perfetto. C'è in lei la linea della grande Dama e della donna appassionata. Non ci fu nella tormentata vicenda che si conclude nella ineluttabilltà di un tragico destino, un solo particolare significativo che dalla signora Pagnani non sia stato acutamente rilevato e delineato. Non un'interpretazione improvvisata, la sua; ma un avvicinarsi con squisita femminilità al personaggio, intenderne la sostanza, riplasmandola con il proprio modo di sentire, e mirabilmente esprimerla. In tutto il terzo atto ella fu magnifica. E poichè non ci dobbiamo spaventare delle parole grosse, che ogni tanto è giusto siano dette, s'ha.da aggiungere stavolta che Andreina Pagnani recitò quelle scene da grande attrice". Ecco: non ci dobbiamo spaventare delle parole grosse, soprattutto quando si tratta di un'attrice come Andreina Pagnani che porta al nostro teatro il dono della sua personalità squisita e della sua arte, ormai giunta a tanta ammirevole maturità.
Andreina Pagnani segna le tappe definitive della sua carriera di attrice e le segna da grande attrice. Nella critica alla commedia di Vittoriano Sardou "Fedora" Carlo Lari ha scritto di lei: "La signora Pagnani conquistò uno dei successi più caldi e più veri della sua carriera artistica, che di successi è pure cosÌ feconda. La parte della Principessa Fedora le si attaglia in modo perfetto. C'è in lei la linea della grande Dama e della donna appassionata. Non ci fu nella tormentata vicenda che si conclude nella ineluttabilltà di un tragico destino, un solo particolare significativo che dalla signora Pagnani non sia stato acutamente rilevato e delineato. Non un'interpretazione improvvisata, la sua; ma un avvicinarsi con squisita femminilità al personaggio, intenderne la sostanza, riplasmandola con il proprio modo di sentire, e mirabilmente esprimerla. In tutto il terzo atto ella fu magnifica. E poichè non ci dobbiamo spaventare delle parole grosse, che ogni tanto è giusto siano dette, s'ha.da aggiungere stavolta che Andreina Pagnani recitò quelle scene da grande attrice". Ecco: non ci dobbiamo spaventare delle parole grosse, soprattutto quando si tratta di un'attrice come Andreina Pagnani che porta al nostro teatro il dono della sua personalità squisita e della sua arte, ormai giunta a tanta ammirevole maturità.