Agosto 1941 - Anno X - Numero 8
SCENARIO lo spettacolo italiano
Rivista mensile delle arti della scena - Direttore Nicola De Pirro - SOC. AN. EDITRICE "CINEMA" - Roma
- In questo numero:
- LA PROCURA il testo completo della commedia in tre atti di Turi Vasile - Ai lettori: Vita di Petrolini (di Mario Corsi) Teatro in zona di guerra (di Federico Misasi) - Vita e morte del San Carlino (di Don Marzio) - Novità del mese - La vita delle filodrammatiche
- In copertina: Ettore Petrolini nella maschera di Nerone
Ai Lettore: PETROLINI
Una Vita di Petrolini, attesa in Italia, dove è ancor viva la memoria del grande e popolarissimo Attore, sarà anche all' estero di un grande interesse per tutti gli amatori e cultori del teatro. Petrolini, nei suoi ultimi due anni, costretto a vivere lontano dal palcoscenico e dal suo pubb.lico tanto amato, pensò di scriversela da sè, quasi per compensare, nel modo più degno, gli altri e se stesso della sua forzata assenza. A questo scopo, ritenendo forse che le forze non gli bastassero, chiese al suo grande amico Mario Corsi la collaborazione per la stesura. Corsi, che aveva recentemente licenziata per le stampe la vita di Leopoldo Fregoli, altro prodigioso artista popolarissimo e particolarmente caro a Petrolini, si mise con lieta prontezza a disposizione di lui, riservandosi la parte di semplice compilatore, convinto che il libro avrebbe avuto la stessa commossa accoglienza che avrebbe salutato l'autore al suo primo ritorno alla ribalta. Questo ritorno non avvenne: Petrolini, che accolse la morte con un semplice stupore fanciullesco, (che terribile frase, però, la sua ultima: Il Dio, quanto si patisce a morire!) ebbe una frase di non meno amara semplicità nell' atto di accingersi all'opera autobiografica: "Le memorie sono una specie di testamento: ci si comincia a pensare alla vigilia del grande viaggio". Vedeva chiaramente avvicinarsi la fine: perciò volle che uscissero in tutta fretta i primi capitoli, che intitolò (amarezza sorridente anche questo titolo): "Un po' per celia e un po' per non morir ... " Le bozze se le corresse da sè: ma appena una settimana prima del "grande viaggio". E l'opera sarebbe rimasta interrotta, se il suo primogenito, Oreste, animato di legittimo orgoglio e di profonda devozione, non avesse con minuta diligenza provveduto a raccogliere tutti gli scritti, le lettere, gli appunti, i ricordi autentici paterni, oltre ad un vasto e completo materiale bibliografico: quanto di aneddotico e di saggistico era apparso tra il 1915 e il 1936, di autori italiani e stranieri, sull' arte e sulla vita di Petrolini, da Pirandello a Gordon Craig, da Papini a Romagnoli, da Bontempelli à Simoni, ecc. Un largo contributa documentario, che, memore della volontà paterna, mise a disposizione di Mario Corsi. Così è nata questa Vita di Petrolini di cui Scenario inizia oggi la pubblicazione, e che comparirà in seguito raccolta in volume per i tipi di Mondadori. I lettori troveranno in queste "memorie", attinte, senza nessuna aggiunta, scrupolosamente, da documenti precisi, un Petrolini vivo e molteplice quale fu, uomo ed artista, e gli piacque di apparire. E, sopratutto, un Petrolini rievocato dal Corsi nella sua autentica realtà artistica e umana. Poichè il Corsi si è valso, fino a dove è stato possibile, prevalentemente e con scrupolosa fedeltà, dalle Sue stesse parole prima, e poi di tutte le testimonianze di quanti vissero con Lui in intimità, e di quanto fu scritto di Lui, in vita e morte, dai più autorevoli critici e biografi: sicchè questa Vita riuscirà, oltre a tutto, anche una fonte di dati bibliografici esaurienti per quanti in seguito volessero accingersi ad una valutazione critica e, in genere, allo studio dell' arte di Petrolini: alta e indimenticabile.
MARIO CORSI