L'ANIMA NUOVA
ln questo suo lavoro Cesare Sarmiento esce dalla cornice di un intimo dramma borghese ed affronta problemi ben più vasti, quelli sociali. Attraverso il dramma familiare e il cozzo degli animi, si manifesta la coscienza di tutto il popolo. "L'Anima Nuova" è una commedia fascista; ma la tesi non soffoca mai l'azione vibrante di densa drammaticità, di sentinnento e di elevazione spirituale: i personaggi sono vivi, Ie parole sono semplici, l'azione è rapida e teatrale. E' ben difficile arrivare ad una perfetta fusione tra la espressione delle idee sociali e l'Arte, senza inciampare nella retorica; Cesare Sarpiento vi è riuscito. Nella sua "Anima Nuoua" c'è il palpito della rinnovata anima italiana. Ecco un vero lavoro patriottico, organico nella sua struttura, senza ricerca di facili effetti, sernpre perfettamente aderente alle esigenze dell'Arte.
T.p.T.
L'ANIMA NUOVA
Tre atti di CESARE SARMIENTO
Visto ministeriale di nulla osta alla rappresentazione N. 5039 - l5 febbraio 1935.
Personaggi - LUCIANA BELLANDI - UMBERTO e MARIO suoi figli - GIACOIMO D’ALANZA - ANNA GELLI – MARZI – SERENI – ALDO MAURI - GIULIA - ZOPPI - BALDI – ALCUNI CONTADINI
Anno 1920 in un paesello Toscano.
ATTO I
La scena rappresenta una vecchia grande sala di uno villa di campagna. Mobili grandi, massicci in stile antico. In fondo un'ampia vetrata dalla quale si accede in un piazzale prospicente sui campi, che rappresentano la piccola tenuta di proprietà di Luciana Bellandi. E’ la comune. A sinistra una porta che comunica, con una ca mera. A destra altra porta che comunica con il resto dell'appartamento. Alla parete di sinistra si alza un grande camino in stile antico. Alla parete di destra è appoggiata una, cassaforte pesante e massiccia. Sul tondo di tutte le pareti, ricoperte di una tappezzeria damascata, si notano qua e là delle macchie più scure create dall'assenza, di taluni quadri che un giorno non lontano furono prezioso ornamento. Sulla parete in fondo a destra della vetrata e bene in vista vi è un grande ritratto di Paolo Bellandi. Alla base del ritratto a caratteri stampati si legge la motivazione della medaglia d'oro concessa alla di lui memoria. All'alzarsi del sipario si ode al di là della comune un vociare confuso e rumoroso. La scena resta vuota qualche istante e quindi attratta dal rumore entra Giulia da destra che si avvicina alla comune in contemplazione dì quanto avviene fuori.
LUCIANA – (Richiamata anch'essa dal chiasso entra da destra. E' alta, bella, più giovane della sua età) - Cosa succede ancora!
GIULIA - Urlano. Non sanno che urlare.
LUCIANA - Ma perché?
GIULIA - E' sempre la solita storia del raccolto del vino. Dicono che è poco. Con la scusa che è stato scarso se lo bevono.
LUCIANA - (Sgomenta). - Dove sono i signorini?
GIULIA - Sono fuori.
LUCIANA - Da quanto tempo sono usciti?
GIULIA - Subito dopo colazione. Ma il signorino Mario è prudente. Non c’è da temere per lui.
LUCIANA - (Con apprensione) - E Umberto non ti ha detto dove andava?
GIULIA - Non lo dice mai... ma senta come urlano per un po' di vino.
LUCIANA - Glielo ricompreremo noi.
GIULIA - Per questo urlano. E' il loro modo di ottenere quello che vogliono.
LUCIANA - Non soltanto per questo. Debbono vuotare i polmoni da tutto il silenzio di tanti anni.
GULIA - E allora non si cheteranno più.
LUCIANA - Si cheteranno, ma prima faranno tanto male, tanto.
GIULIA - Una volta urlavano soltanto per la festa del grano, ma era un piacere sentirli.
LUCIANA – Amavano terra, la capivano e la terra li compensava del loro lavoro. Ora la terra non basta più. Ora chissà cosa cercano, cosa vogliono.
GIULIA - Non lo sanno nemmeno loro. Non ne ho sentito uno dello stesso parere dell'altro. Ma tutti però parlano, parlano, e con certe parole strane, buffe.
LUCIANA - Le conosco quelle parole, saranno la loro rovina. (Sentendo che il clamore aumenta d’intensità) Ma che fanno?
GIULIA - Ci sono anche le donne ora, le sente?
LUCIANA - Invece di calmarli.
GIULIA - Sono le più scalmanate. Li aizzano. Le sente come strillano.
LUCIANA – (Spingendosi fuori) – Dio le ha abbandonate. Ma come è possibile!
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