Da SIPARIO Num. 241 - Maggio 1966 - Numero speciale: 20 anni di teatro
- 1947 "Arlecchino servitore di due padroni"
Autore: Carlo Goldoni
20 anni di spettacoli
Milano, Piccolo Teatro, 24 luglio 1947
ARLECCHINO SERVITORE DI DUE PADRONI di Carlo Goldoni
Regia: Giorgio Strehler. Scene: Gianni Ratto. Costumi: Ebe Colciaghi. Musiche Fiorenzo Carpi. Coreografie: Rosita Lupi.
Interpreti: Marcello Moretti, Elena Zareschi, Gianni Santuccio, Franco Parenti, Antonio Battistella, Ilaria Marchi, Armando Alzelmo, Roberto Villa, Anna Maestri.
Nelle fotografie: Marcello Moretti, in un primo piano e con Franco Parenti. Una scena d'assieme della terza edizione dello spettacolo con la nuova scenografia di Ezio Frigerio.
Altro impegno ricostruttivo [...) è stato affrontato per il Servitore di due padroni di Goldoni. Testo bellissimo e vivo, questa volta, e ben più difficile spettacolo. Ma Strehler ha risolto anche questo. E lo ha risolto in chiave di balletto meccanico, di concitazione mimica, di ritmo. Questa volta non tutti gli attori hanno trovato il centro di una recitazione esatta, ma Marcello Moretti è stato un protagonista ammirevole. La clamorosa sequenza del pranzo servito a due padroni (che è tra le punte più alte del teatro comico di tutti i tempi), ha trovato in lui e nei suoi compagni una puntualità e un'animazione che hanno portato il pubblico all'entusiasmo. Gian Maria Guglielmino
Sipario 1966 - Nelle tre edizioni di "Arlecchino", dalla stilizzazione al realismo, c'è tutta una parabola storica del nostro teatro. Non solo perché molti dei più insigni nostri attori si sono misurati nelle repliche accanto a Marcello Moretti; non solo perché la felicità inventiva dello spettacolo è testimonianza della maturazione del nostro maggior regista. La fase che intercorre tra il ritrovamento entusiasta e partecipe dei modi della Commedia dell'Arte e il suo inquadramento storicistico, segna l'acquisizione di una coscienza critica, l'evoluzione di tutto un modo di intendere i classici.