Da IL DRAMMA N. 229 - Ottobre 1955:
- Il Piccolo Teatro della città di Milano in tournée in Jugoslavia
Autore: Redazione
Il Teatro in Italia non esiste, dicono; ma non appena i nostri attori varcano una frontiera sollevano entusiasmi e grandi successi.
Dal 1° al 17 settembre il Piccolo Teatro della Città di Milano ha recitato in Jugoslavia. Non si è trattato soltanto della prima visita del piccolo Teatro in Jugoslavia né della prima tournée di un complesso teatrale italiano dopo la guerra, ma della prima visita di un complesso teatrale italiano da molti anni in alcune città, se non addirittura da sempre in altre città e, infine, del primo gesto culturale teatrale in Jugoslavia dal 1945 ad oggi. La tournée ha avuto luogo su invito jugoslavo e con il consenso e l'appoggio finanziario dello Stato italiano, Direzione Generale dello Spettacolo.
Sono state visitate nove città: Fiume (2 recite), Spalato (l recita), Ragusa per il Festival Nazionale jugoslavo (1 recita), Sarajevo (2 recite), Novi Sad (1 recita), Belgrado (2 recite), Zagabria (2 recite), Lubiana (2 recite), Capodistria (1 recita). E' stato rappresentato lo spettacolo Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni, nell'interpretazione di Marcello Moretti protagonista, per la regia di Giorgio Strehler, con le scene di Gianni Ratto, i costumi di Ebe Colciaghi, le maschere di Amleto Sartori, le musiche di Fiorenzo Carpi. La tournée è stata guidata dal Direttore del Piccolo Teatro, Paolo Grassi: la parte tecnica è stata curata da Gastone Martini, direttore di scena. Arlecchino servitore di due padroni ha totalizzato cosi dal 1947 al 18 settembre 1955 ben 165 recite di cui 84 in Italia e 81 all'estero. Con le nove città jugoslave il Piccolo Teatro ha raggiunto il n. 30 di città straniere visitate. Al 18 settembre 1955 il Piccolo Teatro ha cosi totalizzato n. 2475 recite complessive, di cui 161 all'estero, 391 in Italia, 1923 a Milano.
Nella fotografie: il pubblico entusiasta al Teatro d'estate di Ragusa; la prima a Belgrado dove sono presenti in sala i rappresentanti del Governo Jugoslavo e l'intero Corpo Diplomatico; al Teatro Nazionale di Zagabria, dove il pubblico è cosi stipato nella sala da occupare perfino la fossa d’orchestra.