Emmevu Teatro e Teatro Carcano di Milano presentano:
Candida (1996)
Di George Bernard Shaw
- Interpreti: Marina Malfatti, Mino Bellei, Enrico Dusio, Armando Bandini, Stefano Graziosi, Paolo Ricchi
- Traduzione: Luigi Squarzina
- Scene e Costumi: Alberto Verso
- Regia: Luigi Squarzina
Link Wikipedia
Foto di scena
Programma di sala (pagine 24)
- Bernard Shaw (Eric Bentley)
- Bernard Shaw and the Art of drama (C. Berst)
- Si replica (Giovanni Pozza)
- La mia commedia (Luigi Squarzina)
- Fotografie di Federico Riva
Bernard Shaw
In Candida c'è una notevole Grande Scena finale, che è caratterizzata da un'altrettanto notevole improbabilità. La benestante, sensibile moglie di un pastore non si lascia intrappolare nella "scelta" tra suo marito e un perfetto estraneo. La gente, o almeno quel tipo di gente, non fa cose del genere. La scelta di una donna rispettabile si compiva prima della lettura delle pubblicazioni matrimoniali. Forse Candida, in realtà, non è una donna rispettabile? Questa la linea seguita da Beatrice Webb, che definì Candida una prostituta. La commedia, presa in quanto tale, confermerà questa interpretazione? La libertà di un drammaturgo di possedere una verità diversa dall'impressione data al pubblico è molto limitata, perché è principalmente dando delle impressioni che egli crea i personaggi. Shaw ha dato l'impressione che Candida non fosse una prostituta. Contro quest'affermazione si potrebbe insistere adducendo il fatto che Shaw abbia preso le parti di Beatrice Webb e attaccato Candida in osservazioni che egli fece su di lei in lettere a James Huneker, Richard Burton e altri. E' vero, ma era legittimo ciò che fece? Egli stesso ammise di non aver nessun diritto in più di qualsiasi altro critico di dire cosa significassero i suoi drammi. Si potrebbe aggiungere che egli ne potrebbe avere di meno perché quando un autore interviene a correggere le nostre impressioni sul suo lavoro, sta spesso intervenendo per cambiare o interpretare male quel lavoro. Al di fuori del dramma, Shaw è contro Candida. Dentro di esso egli è sia contro di lei che con lei, ma è con lei in modo efficace, mentre le è contro inefficacemente perché l'impressione diretta che se ne ha è positiva, mentre è solo ributtando la logica nella storia quando è finita che si può arrivare ad un giudizio negativo. Questo significa, suppongo, che malgrado Shaw sia razionalmente contro Candida, egli sia sul piano emozionale dalla sua parte. Che cos'è che questa commedia ha sempre dato al teatro e che si può sempre contare che ancora dia? Il fascino di Candida. Questa è una realtà talmente immediata che pervade il tutto, che è difficile per qualsiasi altro elemento nella commedia contrapporsi ad essa. Le attrici protagoniste lo sanno e sentendo i loro registi parlare della malvagità di Candida, possono sorridere del sorriso di lei, forti della consapevolezza che un regista non può far niente contro questa malvagità nel momento in cui quel sorriso è stato mostrato tanto sulla scena che fuori. ( ... ) L'asse intorno al quale ruota Candida è quello della forza e della debolezza, non quello dell'amore e dell'odio. E conoscendo il punto di vista di Shaw sul "sesso debole" in generale, la conclusione di Candida ne consegue naturalmente: invece della piccola donna che si innalza grazie alle braccia dell'uomo forte, si ha una donna forte che si abbassa per raccogliere il proprio bambino. E' notevole quanto lontano sia il pensiero di Shaw dal "pensare progressista" della sua generazione, con quel chiacchierare di eguaglianza e cameratismo. Egli è più vicino a Nietzsche.
ERIC BENTLEY