Cooperativa Teatro Franco Parenti presenta:
Ivanov (1979)
Di Anton Cechov
- Interpreti principali: Franco Parenti, Lucilla Morlacchi, Gianni Mantesi, Rolanda Benac, Grazia Migneco, Gorgio Melazzi, Giovanni Battezzato
- Musiche: Fiorenzo Carpi
- Scene e Costumi: Gianmaurizio Fercioni
- Adattamanto e Regia: Franco Parenti - Andrèe Ruth Shammah
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Franco Parenti e Andrèe Ruth Shammah - Foto di scena
Programma di sala (pagine 36)
- Il cast
- Che cosa non si fa in provincia per la noia (A.R. Scammah)
- Gli scherzi dell'immedesimazione (Giorgio Melazzi)
- Ivanov
- Cechov e Tolstoi
- Fotografie
Ivanov, Ivanov
«Più volte è stato tradotto "Ivanov" in Italia. In particolare si ricordano Carlo Grabher per Sansoni e Vittorio Strada per la Collezione di teatro Einaudi. Quest'ultima traduzione, dello slavista tra i più prestigiosi in Europa, è perfettamente fedele. Eppure... :Scriveva Cechov alla moglie Olga Leonardovna Knipper: "Perché sui cartelloni e negli annunzi ai giornali la mia piéce viene così ostinatamente chiamata dramma? Nemirovic e Alekseev (Stanislavskij) non vedono affatto quello che io ho scritto e son pronto a darti senz'altro la mia parola che ambedue non hanno letto la pièce nemmeno una volta." Ci si guarda in faccia, Franco Parenti, Andrée, io. Si leggono le commedie. Si rileggono le traduzioni italiane di "Ivanov". Un senso di incertezza ci unisce. Come avrebbe voluto lui il suo "Ivanov", oggi? Le sue commedie effettivamente sono canti funebri sulla vecchia Russia. I suoi giardini dei ciliegi da rifiorire in futuro, i sogni rosa di un tisico. Ma il midollo della struttura è l'ironìa, la sua arma beffarda e cattiva è l'umorismo - negazione di ogni retorica. Liricità e drammaticità sono esaltati dal brivido della satira. Ecco l'illuminazione: quello che Stanislavskij definiva "un pesante dramma di vita russa", Cechov avrebbe voluto vederlo recitare come una commedia, quasi come un veudeville. A questo punto "smisurata eccitazione" alla russa ci contamina. Via a risfogliare diari, quaderni, racconti, pensieri, lettere. Antosa Cechonte si diverte con noi. E non potrà dire che non abbiamo letto la sua pièce. E' nato Ivanov Ivanov Ivanov. Dalla conversazione con il poeta Serghej Gorodetzkij (quasi come Treplev del "Gabbiano"): "Si esigono eroi, eroismo e l'eroismo produce effetti scenici. Pure nella vita non si spara, non ci si impicca, non si dichiara il proprio amore e non si enunciano pensieri profondi a getto continuo, tutti i giorni. No, quasi sempre nella vita si mangia, si beve, si fa all'amore, si dicono delle sciocchezze. E' tutto questo che si deve vedere sul palcoscenico. Bisogna scrivere una commedia in cui le persone vanno, vengono, pranzano, parlano della pioggia o del sole, giocano alle carte, non per capriccio dell'autore ma perché tutto questo avviene nella vita reale. Naturalismo alla Zola? No, né naturalismo, né realismo. Bisogna lasciare la vita qual'é, gli uomini quali sono, seri, veri e non gonfi di retorica."