Da TEATRO D'OGGI - Num. 2 (Agosto - Settembre) 1953:
- Apriamo un dibattito: dialetto o lingua?
- Autore: Eduardo De Fiippo
APRIAMO UN DIBATTTO: dialetto o lingua?
Risponderei che non è lecito mai tradurre in lingua opere originariamente concepite in dialetto. Nessuna lingua, per quanto ricca e forbita, può gareggiare a mio awiso con Ia ricchezza, il colore e le sfumature del dialetto. Per ottenerne, sul piano culturale, una divulgazione approssimativa possono aiutare degli accorgimenti: che il traduttore sia effettivarnente un poeta oltre che un dialettologo; che il suo testo si accompagni sempre all'originale, servendogli come una specie di glossario. Ma non tutti gli autori ne sono intimamente soddisfatti. Benchè parecchie mie commedie siano tradotte. e rappresentate un po' dovunque, fuori d'Italia, nei più diversi idiomi, io ne considero preferibile la divulgazione nel testo originale e, magari, nei vari dialetti regionali.
EDUARDO DE FILIPPO