Dal Programma di sala COMPAGNIA MARIONETTISTICA CARLO COLLA E FIGLI 1993:
- Duecento anni di tradizione teatrale
Autore: Famiglia Colla
DUECENTO ANNI DI TRADIZIONE TEATRALE
Sebbene il primo documento dell'archivio della Compagnia porti la data del 1699, la Compagnia Colla inizia la sua attività professionale nel 1835 dopo che il capostipite della famiglia, Giuseppe, per un rovescio di fortuna, trasformò in lavoro quotidiano un passatempo familiare: quello degli spettacoli di marionette. Alla morte di Giuseppe, i suoi figli dettero origine a tre formazioni diverse per persone, materiale, repertorio, storia. La Carlo Colla e Figli, dopo aver girato per diversi anni le località del Piemonte e della Lombardia, venne chiamata al Teatro Gerolamo di Milano per la ricchezza e la qualità raggiunti negli allestimenti. Vi si insediò definitivamente nel 1906 diventando, fatto eccezionale all'epoca, l'unico teatro stabile della città, accanto al Teatro alla Scala. Cinquant'anni di attività al Gerolamo, sotto la direzione artistica di Carlo jr. e poi di Giuseppe, permettono ai Colla (Rosina, Giovanni, Michele e rispettivi familiari) di allestire un vasto laboratorio e creare strutture teatrali che hanno portato gli spettacoli ad una qualità eccellente sia per la messinscena che per l'esecuzione. Ma nel 1957, a causa del piano regolatore che prevedeva la demolizione del Gerolamo, i Colla devono abbandonare il teatro. Gli ottocento quintali che costituiscono il complesso teatrale vengono ospitati nelle depositerie comunali. Il Gerolamo, a trasloco ultimato, viene dichiarato monumento nazionale. Nel 1965 i superstiti della compagnia riprendono l'attività autofinanziandosi. Unitamente alla presentazione di spettacoli di repertorio, mostre del materiale e produzioni televisive e cinematografiche consentono il recupero del patrimonio artistico. Nel 1980 l'incontro con il CRT, diretto da Franco Laera, segna un nuovo momento nella storia della compagnia. Si creano le premesse per un'attività continuativa e per una scuola interna alla stessa compagnia dove riprendono vita gli antichi laboratori artigianali e gli spettacoli della Carlo Colla e Figli vengono presentati al pubblico europeo ed extraeuropeo nell'ambito dei più prestigiosi festival internazionali.
UN KOLOSSAL IN MINIATURA
Grandiosi e raffinati gli spettacoli della compagnia Carlo Colla e Figli suggeriscono, nella messinscena, chiari riferimenti al kolossal scaligero e alle macchinerie teatrali di eredità borocca. Essi sono oggi, per lo spettatore di un secolo dopo, vivida testimonianza della spettacolarità del grande teatro d'opera italiano ottocentesco. Tutti gli spettacoli prevedono numerosi cambi di scena, fino a venti, e vedono impegnate fino a trecento marionette sul palcoscenico. Il fascino dello spettacolo è aiutato da una accurata tecnica di manipolazione che, per garanlire fluidità di movimento ed effetti particolari, prevede marionette, usualmente provviste di sei fili essenziali, dotate anche di quaranta fili, Importanza fondamentale hanno la precisione della scultura dei volti, la scenografia, la perfezione della costumistica. Significative sono le cifre d'inventario: 2000 marionette, 1500 scene e più di 4500 costumi. Ogni costume è un capolavoro di miniatura ispirato ad un realismo prezioso non solo per la ricchezza delle stoffe e dei ricami ma proprio per il gusto del particolare. Interamente eseguito a mano, viene corredato dei più curiosi particolari. Busti e sottogonne, cappelli, guanti, scarpe e stivali, ombrelli, armi, gioielli, parrucche completano il personaggio e ne sono contrassegno inequivocabile. Come un vero attore la marionetta viene vestita a seconda del ruolo che dovrà interpretare. Accanto ai manufatti dei laboratori vengono conservati gelosamente i costumi confezionati in passato appositamente per le marionette da grandi maestri, uno per tutti, Caramba. Le scene, realizzate in carta dipinta secondo una concezione tipicamente ottocentesca, sono scomposte in piani di visione patalleli e rispettano rigide misurazioni. Questa impostazione, se pur categorica, offre soluzioni spettacolari. La prospettiva centrale garantisce un'illusione di lontananza ed ampiezza spaziale davvero suggestiva. Nelle vecchie scene di repertorio adopera di pittori famosi dell'epoca come Faggiani, Gotti, Premoli, Bianchi, Broggi, Bosso, Lualdi (tutti maestri scenografi esecutori del Tealro alla Scala, del Regio di Torino e del Regio di Parma) tutto l'effetto è affidato alla realizzazione pittorica incentrata sull'uso del colore, della pennellata imprecisa, della prospettiva.
IL REPERTORIO
Nell'archivio storico della Compagnia esistono 450 copioni e relative partiture musicali. Oggi 150 sono i titoli del repertorio ovvero le opere pronte ad essere messe in scena. Il repertorio della Carlo Colla e Figli è nato ad imitazione, e con l'andar del tempo a sfida, del grande teatro d'opera scaligero, dei suoi marchingegni e della sua complessità spettacolare. E le marionette del Gerolamo hanno mantenuto questa cifra di stile negli anni. Fino a trecento personaggi agiscono sul palcoscenico riproponendo il fasto ora del ballo scaligero, danzando gli eleganti "pas de deux" e "pas de quatre" del "Ballo Excelsior", ora del melodramma, cantando romanze o traducendo il testo in azione mimica. La riduzione musicale, affidata in passato a maestri del Conservatorio e professori della Scala, veniva eseguita in sala da un'orchestra di dieci elementi e dai cantanti. Oggi, gli spettacoli, vengono riproposti allo stesso identico modo. Completano il repertorio numerose azioni coreografiche dal soggetto fantastico o leggendario, romanzi epici e drammi storici tutti segnati dalla predilezione per la spettacolarità e la grandiosità di tipo barocco. Alcune fiabe, come "ll Gatto con gli stivali", sono proposte sotto forma di feérie, ovvero aziorre cantata, recitata e mimata. Le numerose commedie, oggi in disuso, sono un documento insostituibile di quando il teatro delle marionette affiancava alla sua funzione artistica quella informativa, cosl che narrazione dei fatti storici contemporanei era affidala ad ironici personaggi di legno. Nell'ultimo decennio, sotto la direzione artistica di Eugenio Monti Colla la compagnia è tornata ad essere fucina di creatività realizzando spettacoli totalmente originali quali "La Tempesta" tradotta e registrata da Eduardo De Filippo per l'inaugurazione della Biennale di Venezia nel 1985, e gli spettacoli musicali "Le Mille e Una Notte" e"La Leggenda di Pocahontas" Ie cui musiche sono state appositamente commissionate a compositori contemporanei.
FAMIGLIA COLLA