Piccolo Teatro della Città di Milano presenta:
I mafiosi (1966)
Di Giuseppe Rizzotto - libero adattamento in due tempi, quattro quadri di Leonardo Sciascia
- Interpreti: Ugo Bologna, Lino Capolicchio, Carlo Cataneo, Franco Graziosi, Mario Mariani, Glauco Onorato, Gigi Pistilli, Franco Sportelli, Pietro Buttarelli, Corrado Nardi, Franco Mezzera, Giuseppe Pambieri, Enrica Corti
- Musiche: Doriano Saracino
- Scene e Costumi: Ezio Frigerio
- Regia: Fulvio Tolusso
Programma di sala (pagine 52)
- La Sicilia dai Borboni all'unità (Giorgio Candeloro)
- L'autore
- Il giorno della civetta (Leonardo Sciascia)
- Il Piccolo Teatro dal 1947...
Giuseppe Rizzotto
Giuseppe Rizzotto nasce a Palermo il 15 ottobre del 1828, figlio di un funzionario dell'amministrazione borbonica. Avviato allo studio dell'avvocatura, partecipa ai moti rivoluzionari del 1848 e manifesta ben presto una viva passione per il teatro: prende parte all'attività di una piccola compagnia di filodrammatici che agisce nel teatrino palermitano di Sant'Anna, poi lascia gli studi per entrare prima nella compagnia Robotti poi in quella del Pezzana. Nel tentativo di dar vita ad un teatro dialettale siciliano scrive nel 1863 un dramma “I mafiusi di la Vicaria” che viene rappresentato al Sant'Anna di Palermo e che gli dà un'improvvisa notorietà, sebbene sembra accertato che egli si sia limitato ad una riscrittura e ad una integrazione di un testo del maestro elementare Gaspare Mosca, a sua volta ispirato dal racconto a viva voce di un celebre mafioso. Sulla scia del successo ottenuto Rizzotto scrive altri due lavori ambientati nel mondo della mafia: “La taverna di lu zu Minicu Chiantedda” e “I mafiusi in progresso”, e con questa trilogia ha grande successo in tutta Italia e in Sudamerica. Rizzotto muore a Trapani il 4 luglio del 1895.