La Compagnia della Rancia presenta:
A Chorus Line (1990)
Concepito e originariamente diretto da Michael Bennet
Interpreti: La Compagnia della Rancia
Traduzioni Gerolamo Alchieri Adattemento Canzoni: Michele Renzullo Adattamento Testi: Saverio Marconi Coreografie: Baayork Lee Scene: Robin Wagner Costumi: Theoni V. Aldredge Regia: Baayork Lee - Saverio Marconi
Programma di sala (pagine 16)
- A Chorus Line (Maurizio Porro)
- Rassegna stampa
- A Chorus Line (Alvise Sapori)
- Il Cast
- Fotografie di Anna Bulfon
Quando è storia, è storia. “A CHORUS LINE”, da quella leggendaria sera del 25 luglio 1975 in cui andò in scena al Public Theatre, dove 300 persone sedute sui 300 posti “off broadway” si passarono subito parola, è diventato il re dei “musicals”. Non solo perché ha battuto tutti i record di gradimento e programmazione (trasferitosi subito “in” Broadway per merito dell’impresario scespiriano Joseph Papp, è rimasto in scena allo Shubert Theatre 15 anni fino al 28 aprile 90, 6137 repliche) diventato nell’85 anche un film di Sir Richard Attenborough con Michael Douglas, ma perché ha rivoluzionato la tecnica, e si può dire, la morale di questo genere di spettacolo che nasce direttamente dalla costola del teatro americano. Il musical si è così creato sera per sera, adattandosi ai suoi protagonisti, che sono mutati nel corso del tempo: giacchè si tratta di teatro nel teatro, ovvero come un regista “manhattese” passa un pomeriggio di audizioni per scegliere il balletto di un nuovo spettacolo. Ragazzi e ragazze pronti a sgambettare sotto i riflettori traslocando da una città all’altra, col cuore protetto dalle insegne al neon (in americano li chiamano “gipsies”, zingari) si “confessano” in palcoscenico sulla “chorus line”, la linea bianca che delimita lo spazio del balletto di fila da quello delle star.
MAURIZIO PORRO