Mario Chiocchio e GIGA s.r.l. presentano:
La governante (1995)
Di Vitaliano Brancati
- Interpreti: Paola Pitagora, Giorgio Albertazzi, Paolo Giuranna, Paolo Calabresi, Turi Scaia, Fiorella Rubino, Caterina Spadaro, Teresa Fallai
- Musiche: Antonio Di Pofi
- Scene: Luigi Perego
- Costumi: Sabrina Chiocchio
- Regia: Giorgio Albertazzi
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Programma di sala (pagine 24)
- Censurato specale (Renzo Tian)
- La governante (Raul Radice)
- Nota su la "Governante" (Giorgio Albertazzi)
- Raccontava il caro ... (G. Prosperi)
- Brancati e il suo pubblico (Mirella Annietti)
- Comico e dramma (A. Mariotti)
- Fotografie di Tommaso Le Pera
Sull'Autore
Nato a Pachino, in provincia di Siracusa, il 24 Luglio 1907, Vitaliano Brancati studiò a Modica e poi a Catania, dove si laureò in Lettere nel 1929. La sua vocazione letteraria fu molto precoce: primi versi in rivista nel 1923, tre drammi teatrali (Fedor, Everest, Piave) fra il '28 e il '32, un romanzo (L'amico del vincitore) nel 1932. Opere tutte "fascistissime", che testimoniano di una giovanile entusiastica adesione al regime, sottolineata del resto dalla sua collaborazione in quegli anni a organi di stampa come "Il Popolo di Sicilia" e "Il Tevere" nonché, nel'33, dall'incarico di caporedattore della rivista "Quadrivio", diretta da Luigi Chiarini e Telesio Interlandi. Frattanto Brancati si era trasferito a Roma, dove aveva ottenuto la cattedra di materie letterarie nell'Istituto magistrale; ma proprio a Roma maturò una profonda crisi politica e morale, che lo indusse nel '34 a far ritorno a Catania e l'anno dopo a ripudiare tutti i suoi scritti precedenti, da lui definiti tout court "stupidaggini". Di questa fase piuttosto agitata restano due romanzi, "Singolare avventura di viaggio"(1934) e "Gli anni perduti" (terminato nel '36, ma pubblicato nel '38), in cui già si intravede quella vena "comica" che sarà caratteristica delle sue prove più riuscite, a partire da "Don Giovanni in Sicilia" (1940), suo primo romanzo di successo, fino al racconto lungo "Il vecchio con gli stivali" e all'altro romanzo di ambiente siciliano "Il bell'Antonio", pubblicato nel 1949. Nel '46, intanto, aveva sposato l'attrice Anna Proclemer e, abbandonato l'insegnamento, si era dato a un'intensa attività di sceneggiatore cinematografico. Tornò al teatro nel 1952 con il dramma "La governante", la cui rappresentazione fu però proibita dalla censura (vi si parlava di omosessualità femminile), e intraprese la stesura di "Paolo il caldo". Ma il romanzo rimase incompiuto perché il 25 Settembre 1954 Brancati morì a Torino, dopo un vano intervento chirurgico.