Da MUSICA E MUSICISTI Num. 12 - Dicembre 1904
- Giuseppe Giacosa e la sua nuova commedia.
Autore: Musica e musicisti
Torino. Teatro Alfieri - 25 novembre 1904.
La nuova commedia di Giuseppe Giacosa Il più forte era aspettata come ... si aspetta una commedia di Giacosa. L'artista e l'uomo sono ugualmente cari al pubblico: l'uno e l'altro sono fatti di probità; l'artista è limpido e profondo, l'uomo schietto e nobilissimo; l'artista infonde in tutto quello che fa una freschezza di poesia, ottimista e commovente, l'uomo ha in ogni suo atto l'impronta di una bontà, d'una affettuosità irresistibili. Il teatro italiano che è in un periodo di attività, di risveglio e di conquiste, ha, primo di tutti, il nome di Giacosa e se ne gloria. Il pubblico che ha visto il poeta di un medioevo tragico e insieme gentile diventare l'indagatore sobrio e potente della vita moderna in Tristi amori e in Come le foglie, sa che ogni opera nuova di Giacosa è certo un invito all'arte più semplice e austera nel teatro che l'arte spesso diserta, e la poesia o umilia o rende grossolana. La sera del 25 novembre l'Alfieri di Torino, era formidabile di folla e di individualità. L'arte, la scienza, la musica erano in teatro rappresentati da campioni degnissimi. Il sipario si alzò davanti a una platea stipata e gallerie stracolme ... ... ...
... e oltre a questo, un linguaggio teatrale e insieme letterario, d'un suono così vivo e preciso, e d'una così giusta e bella tinta, come forse non avevamo ancora mai avuto sul teatro. Vi recitarono Oreste Calabresi con pienezza vigorosa, Irma Gramatica dalla grazia tagliente e perfetta, Ruggero Ruggeri con il suo fervore, Virgilio Talli con causticità e infine ottimamente Alberto Giovannini e la Vestri.
Musica e musicisti.