Da SIPARIO Num. 241 - Maggio 1966 - Numero speciale: 20 anni di teatro
- 1949 "Troilo e Cressida"
Autore: William Shakespeare
20 anni di spettacoli
Firenze, Giardino di Boboli, giugno 1949
TROILO E CRESSIDRA di William Shakespeare
Regia: Luchino Visconti. Scene: Franco Zeffirelli. Costumi: Maria De Matteis. Traduzione: Gerardo Guerrieri. Interpreti: Memo Benassi, Vittorio Gassman, Paolo Stoppa, Renzo Ricci, Carlo Ninchi, Sergio Tofano, Gualtiero Tumiati, Giorgio De Lullo, Massimo Girotti, Franco Interlenghi, Pìero Carnabuci, Nerio Bernardi, Mario Pisu, Marcello Mastroianni, Rina Morelli, Elena Zareschi, Elsa De Giorgi, Eva Magni.
Nelle fotografie: La scena di Franco Zeffirelli - Memo Benassi - Massimo Girotti.
“Visconti ha trasferito la vicenda sul piano di una medioevale ‘chanson de geste’, a richiamar la quale concorrevano la mirabile scena di Franco Zeffirelli (dove, di fronte alle tende achee, s'ergeva una Troia prospetticamente suggerita; quasi uscisse da una miniatura dugentesca, come una selva orientaleggiante di torri e cuspidi) e il ricorrere dolce e divagante delle arie provenzali. Sotto questo aspetto, di una composita e un po' pletorica figurazione, lo spettacolo è apparso fiabesco ed affascinante, in un impasto di tinte (...) vivido e prezioso. Verso tali risultati di uno stile araldico e arcaicizzante forse ha giovato a Visconti la lezione di un Olivier col suo Henry V.” Giulio Cesare Castello
Sipario 1966 - A contatto con Shakespeare, di cui ci presentava uno dei testi più inusuali, con la cura di assegnare anche i ruoli di composizione ai maggiori attori della nostra scena in reazione alle abitudini dei nostri mattatori, Luchino Visconti ritrovava le impennate dell'enfant prodige. "Troilo e Cressida" diventava cosi la sagra del meraviglioso, una festa degli occhi che trovava la sua matrice direttamente nella tradizione cavalleresca e nell'opera dei pupi. La proposta di una dimensione fantastica che al nostro teatro è sempre mancata.