Elsa De Giorgi, la nostra cara Elsina, ci aveva già dato pochi anni fa un piccolo libro, ma di non poco interesse, che Simoni aveva lodato. Si, trattava di un saggio su Shakespeare ed il giudizio del maggior critico teatrale italiano bastò a mettere l'autrice in primo piano anche come scrittrice. Da allora Elsa De Giorgi ha lavorato ad un libro molto più ampio e di interesse sociale, che l'editore Einaudi ha pubblicato nella Collana Testimonianze: I coetanei. Nella storia del Teatro di attrici che abbiano pubblicato libri, dalla Duse del Seicento - Isabella Andreini - ad alcune nostre contemporanee, ce ne sono molte; ma si tratta o di libri di teatro professionali, o di esercitazioni poetiche. Il volume della De Giorgi, di oltre trecento pagine, è una narrazione appassionata, calda di fiducia verso il prossimo, non avara di ammirazione per il valore umano in qualsiasi forma si manifesti, è pronta a cogliere, anche in chi appare irrimediabilmente condannato, una ragione segreta, un fondo di verità e di sofferenza. Una narrazione che con attenta misura e impegno di fedeltà verso le cose avvenute, sa raggiungere momenti di un respiro da cronaca epica. I coetanei sono per Elsa De Giorgi una generazione precocemente disincantata, senza discussioni. I capitoli sono come gli atti di una lunga e dolorosa storia, vissuta - purtroppo - sui quali regolarmente si alza e richiude il sipario della commedia. Questa volta si tratta della commedia umana.