Da Sipario - N. 142 - Febbraio 1958:
- Franca Valeri e Vittorio Caprioli nella rivista "Lina e il Cavaliere"
Autore: Arnaldo Frateili
Franca Valeri e Vittorio Caprioli sono gli autori e gli interpreti della commedia musicale “Lina e il Cavaliere” che si rappresenta con grande successo al Teatro Valle di Roma. Accanto ai due “Gobbi”, un gruppo di attori anima le divertenti scene.
E' possibile oggi in Italia, nel campo del teatro comico, la sopravvivenza d'un tipo di spettacolo che non sia quello della rivista tradizionale? La risposta è negativa se si guarda alla parabola descritta dal Teatro dei Gobbi, nato sette anni fa come rivista da camera signorile e rivolta a un pubblico ristretto, finito adesso nella rivista vera e propria coi convenzionalismi e gli allettamenti spettacolari che essa offre al vasto pubblico comune. I Carnets de Notes, creazione di tre soli attori, furono un avvenimento memorabile per gusto e intelligenza; ma poi L’Arcisòpolo in cui la trimurti Valori-Caprioli-Bonucci aveva dovuto sostituire un suo membro, era già una raccolta di “skatchs” che arieggiava alla rivista; e adesso “Lina e il cavaliere”, che vede due soli degli “ex Gobbi”, Franca Valeri e Vittorio Caprioli, circondati di altri attori con contorno di balletti e di copiosa musica, è una commedia musicale che, nel rifare la mossa alla rivista tradizionale, rientra tutta nei suoi caratteri e nei suoi limiti.
La prefazione allo spettacolo, pronunciata da un altoparlante situata nel 2000, era promettente nel suo annuncio d'una rievocazione di quell’epoca romantica che l’umanità ha vissuto tra il 1950 e il 1960, di cui sappiamo qualche cosa noi che la stiamo vivendo. Ma, appunto perché la conosciamo bene, ci sembra che su di essa, nel tessuto degli episodi della rivista tutto allusioni a fatti e uomini del giorno, si sarebbe potuto fare una satira ancora più mordente di quella affidata alle imprese truffaldine del cavalier Nino Coniglio e alle trovate disinvolte della sua segretaria Lina. Si sarebbe insomma desiderato che in Lina e il cavaliere, pur distinta com'è da uno spirito garbato quale non si trova nella rivista solita, il proposito di divertire un pubblico vasto fosse stato attuato con un po' più di coraggio. Naturalmente, trattandosi dell'opera di due artisti geniali quali Franca Valeri e Vittorio Caprioli, la cui eccezionale bravura di attori viene riconfermata in pieno, sono frequenti gli episodi gustosi, i balletti riusciti, “couplets” saporosi, tutte cose che, grazie anche al concorso di buoni elementi come Nora Ricci, Gianna Giachetti, Sandro Pellegrini, Nando Greco, di una messinscena felicemente sintetica dalle spigliate musiche di Fiorenzo Carpi, hanno procurato allo spettacolo un successo assai cloroso con risate continue, applausi a scena aperta, innumerevoli chiamate degli interpreti alla ribalta.
Arnaldo Frateili