Martina Franca - 11° Festival della Valle D'Itria presenta:
Aci e Galatea (1985)
Masque. Libretto di John Gay (versione in italiano). Musica di Georg Friedrich Hamdel.
- Interpreti principali: Maria Amgels Peters (Galatea) Antonio Barasorda (Aci) Armando Caforio (Polifemo) Michele Farruggia (Damon). Orchestra Filarmonica di Santa Mare - Romania
- Maestro Concertatore: Fabio Luisi
- Regia: Lamberto Puggelli e Angelo Corti
- Scene: Paolo Bregni e Francesca Fezzi
- Costumi: Ivana Tortella
- 1. Peters 2. Barasorda 3. Caforio 4. Farruggia 5. Luisi 6. Puggelli 7. Corti
Programma di sala (pagine (96)
- Il Calendario
- I singoli spettacoli del Festival
- "Aci e Galatea"
- Un masque "italiano" (Maurizio Papini)
- Il fatto
- Interpreti
- Bozzetti scene e costumi
- Fotografie
- Nella stessa serata "La serva Padrona"
ACI E GALATEA
La vicenda riprende il mito greco degli amori della ninfa Galatea, di Polifemo e del pastore Aci, preferito al Ciclope dalla semidea. L'azione s'avvia con i sospiri d'amore di Galatea che invoca Aci, I'amato lontano. A sua volta Aci cerca la bella ninfa e s'imbatte nel pastore Damon che consola l'amico innamorato. Finalmente i due s'incontrano e si producono in un giocoso duetto d'amore. Ma Polifemo, I'amante respinto da Galatea, è in agguato e il Coro di pastori e pastorelle, presago della sciagura che s'abbatterà, descrive l'orrido e terrifico aspetto del Ciclope che s'avvicina alla coppia dei teneri amanti. Contemporaneamente Damon nel vedere e sentire gli orribili lamenti d'amore non corrisposto di Polifemo, ne prende in giro le velleità galanti. Aci, comunque, invoca protezione divina e si dispone allo scontro con il Ciclope. Il momento drammatico viene, però, ancora una volta smorzato dalle argute osservazioni di Damon sulle pene d'amore. Aci e Galatea si promettono eterna felicità, mentre Polifemo inveisce furibondo e alfine, al culmine della sua tremenda ira, con un gran masso schiaccia Aci. Ora, Galatea privata dell'amato bene, mestamente e con accenti elegiaci, giura eterna felicità al misero Aci. A questo punto il Coro consolandola, consiglia alla ninfa dl avvalersi dei suoi poteri di semidea e di trasformare Aci in una perenne fonte argentea. E la metamorfosi avviene. Cosi, mentre Galatea, come supremo atto d'amore, opera la sua magia, i pastori e le pastorelle, estatici al prodigio, dolcemente esaltano la natura e la divinità.
Condividi sui social
« Martina Franca – 11° Festival della Valle D’Itria 1985Separazione (1997) Margherita Buy – Luca Zingaretti »