Teatro Massimo Bellini di Catania presenta:
Gayané (1964)
Balletto in quattro atti di Konstantin Derjavin. Musica di Aram Kaciaturian
- Interpreti: Balletto dell'Opera di Stato di Sofia. Primi ballerini: Vera Kirova - Assen Gavrilov - Tsveta DjumaLieva - Ivan Doytchinov
- Maestro Concertatore: Ruslan Raitcheff
- Coreografie: Nina Anissimova
- Direttrice Maestra di Ballo: Nina Kiradjeva
- Scene e Costumi: Assena Popoff
Programma di sala (pagine 48)
- Stagione lirica 1963/1964
- Il complesso bulgaro
- Tavolozza musicale (Luigi Rossi)
- I quattro atti
- Il direttore d'orchestra Ruslan Raitcheff
- La Maestra di Ballo Nina Kiradjeva
- Interpreti
- Fotografie
I QUATTRO ATTI
ATTO PRIMO Una piantagione di cotone - Dopo aver terminato il loro raccolto, i contadini per distrarsi si abbandonano alla danza. Tra loro c'è pure Gayané, una bella villanella; essa ama corrisposta Armen, un giovane compagno di lavoro, ma è desiderata da Guiko, un altro pian latore. Tra i due ora scoppia una scena di gelosia, interrotta soltanto dall' arrivo di alcuni geologi, giunti per fare delle ricerche nelle miniere d'oro della vicina montagna: me"colato ad essi, c'è uno sconosciuto, addetto al trasporto dei sacchi. Per rendere omaggio ai nuovi arrivati, Gayané, Armen, Guiko e tutti i contadini improvvisano un gaio ballo. Armen, profittando di quell'incontro, dà agli ospiti ad esaminare un pezzo di metallo trovato sulla montagna. La cosa interessa moltissimo gli studiosi; infatti chiedono ad Armen di accompagnarli sul luogo della scoperta; poi si preparano a partire, mentre i contadini ritornano al lavoro.
ATTO SECONDO Camera di Gayané - Si avvicina la sera Nounè e Karen, attorniati da un gruppo di amici, danzano allegramente, quando sono interrotti dall'arrivo di Guiko, visibilmente brillo. Tutti si scostano a causa del suo stato di ubriachezza, ma il giovane chiede perdono, promettendo a Gayané e a suo padre Ovanes di non bere più. Commossa Gayané, pur dicendogli di non amari o, gli concede la propria amicizia. Giungono, di ritorno dalla spedizione, i geologi. Essi sono contenti giacché, con le indicazioni di Armen, hanno scoperto sulla montagna importanti e ricchi giacimenti. Poi, stanchi per la faticosa giornata, vanno a riposare nelle stanze attigue. Durante questo tempo Guiko ha osservato, pieno di gelosia, la passione con cui Armen e la fanciulla si guardano: per evitarsi questo spettacolo si rassegna ad andar via. Rimasti soli i due amanti si abbandonano completamente alla loro felicità. Per i geologi è giunto il momento della partenza: prima di mettersi in viaggio, però, consegnano a Gayané, affinché lo custodisca, un pacchetto contenente i campioni della loro preziosa scoperta. Cala la notte e la fanciulla è rimasta tutta sola. Improvvisamente giunge lo sconosciuto: finge di essere un viaggiatore ferito, per cui la giovane esce in cerca d'acqua. Quando torna vede che lo sconosciuto sta frugando la casa per rubare il pacchetto lasciatole in custodia. Con tutte le proprie forze essa cerca di impedirglielo, ma l'unico risultato è quello di cadere sfinita a terra. Lo sconosciuto, appiccato il fuoco alla casa, scappa portando via con sé il prezioso involto. Gayané è soffocata dal fumo: cerca di fuggire ma non riesce ad aprire la porta. Fortunatamente arriva attraverso la finestra Guiko: visto a terra il bastone abbandonato dallo sconosciuto, comprende ciò che è accaduto. Mentre le fiamme si alzano sempre più alte, salva Gayané, trascinandola all' aperto dalla finestra.
ATTO TERZO Primo quadro - Bivacco di pastori sulla montagna. Giungono i geologi guidati da Armen i quali osservano interessati la danza che stanno eseguendo due pastori, i giovani Ismail e Aicha. D'un trallo Aicha si accorge dei bagliori rossastri provocati dallo incendio che sta distruggendo la casa di Gayané. Dato l'allarme, tutti si precipitano a valle per domare le fiamme.
Secondo quadro - La piantagione di cotone - Tra la folla accorsa a spegnere l'incendio, si è mescolato lo sconosciuto, ma Guiko lo ravvisa e gli sbarra la via. Il tristo cerca di fuggire; quando però si rende conto che il suo tentativo è inutile, ferisce Guiko. Gayané, accortasi di tutto, soccorre il giovane mentre lo sconosciuto si avventa su lei minaccioso, ma per fortuna Armen riesce a salvare l'amata; Guiko muore tra le braccia di Armen, mentre i contadini catturano lo sconosciuto.
ATTO QUARTO Nella piantagione è finalmente tornata la calma. I contadini felici festeggiano l'abbondanza del nuovo raccolto eseguendo le loro danze tradizionali, unitamente ai forestieri giunti da tutte le vicine regioni per prendere parte alla festa. Anche Gayané ed Armen, al culmine della loro felicità, mescolati alla folla, danzano, leggeri come due piume.