Teatro alla Scala di Milano presenta:
Giulio Cesare (1957)
Opera in quattro atti di Nicolò Haym. Recitativi tradotti da Rolf Tasma. Musica di Georg Friedrich Handel.
- Interpreti: Virginia Zeani (Cleopatra) Nicola Rossi Lemeni (Cesare) Franco Corelli (Sesto) Giulietta Simionato (Cornelia) Mario Petri (Tolomeo) Antonio Cassinelli (Achillas) Ferruccio Mazzoli (Nireno)
- Maestro Concertatore: Gianandrea Gavazzeni
- Regia: Margherita Wallmann
- Maestro del coro: Norberto Mola
- Bozzetti e Figurini: Piero Zuffi
- Direttore Allestimento: Nicola Benois
Programma di sala (pagine 24)
- Il teatro a Londra al tempo di "Giulio Cesare" (Andrea Della Corte)
- Il musicista sassone di fronte al condottiero romano (Mario Rinaldi)
- Argomento
- Interpreti
- Fotografie
L'argomento
ATTO PRIMO. Primo quadro. In Egitto in riva al Nilo. Nella battaglia di Farsaglia Cesare ha definitivamente sconfitto Pompeo costringendolo a chiedere asilo al re d'Egitto. Gli egiziani, cui si uniscono Cornelia e Sesto, implorano pace dal conquistatore. Cesare esige, innanzittutto, che Pompeo venga a far atto di sottomissione. Achillas, seguito dagli schiavi, lo informa che Tolomeo è pronto a cedergli la reggia perché possa stabilirvi la sua dimora e, in segno di sottomissione, gli offre la testa del vinto. Ma Cesare sdegnato condanna il vile gesto di Tolomeo e ordina che alla spoglia di Pompeo, raccolta in un'urna, siano tributati gli onori dovuti a un valoroso avversario. Egli si mostra pietoso verso Cornelia e Sesto, mentre Achillas non dissimula la sua ammirazione per la vedova di Pompeo, e Sesto giura di riscattare l'assassinio del padre.
Secondo quadro. Galleria del palazzo di Tolomeo. Cleopatra ha deciso di presentarsi a Cesare per conquistarlo con la sua bellezza, nella speranza di assicurarsi la successione al trono: chiede perciò al confidente Nireno di condurla fino a lui. Al fratello Tolomeo, che nell'apprendere il suo piano la schernisce e la minaccia, Cleopatra risponde con sarcasmo. Achillas riferisce a Tolomeo dell'indignazione di Cesare di fronte al macabro omaggio della testa di Pompeo e conferma al sovrano assoluta obbedienza, impegnandosi a consegnargli la testa di Cesare se lo aiuterà a conquistare Cornelia della quale è segretamente innamorato. Tolomeo, dopo aver imprecato al nemico, lo rassicura.
Terzo quadro. Presso la tomba di Pompeo. Cesare medita sulla caducità dell'essere umano e della gloria. Gli si avvicina Cleopatra: dimessamente vestita, dice di essere la cortigiana Lidia e invoca la sua protezione da Tolomeo. Cesare, profondamente colpito dalla grazia della fanciulla, promette di difenderla. Allontanatosi Cesare Cleopatra annuncia a Nireno che darà una festa in onore del trionfatore romano. I due si nascondono vedendo arrivare Cornelia, che va ad inginocchiarsi sulla tomba del consorte. Fra i trofei di guerra, Cornelia scorge una spada e pensa che potrebbe essere l'arma con cui sopprimere Tolomeo. Chi compirà l'azione? Sesto, che l'ha raggiunta, ne rivendica a sé il diritto e Cornelia commossa lo incita: essa stessa gli fornirà l'occasione di compiere la vendetta.
Quarto quadro. Nel palazzo di Tolomeo. Durante la festa indetta da Cleopatra, Tolomeo rende omaggio a Cesare che però gli rimprovera la sua vanità e afferma che solo il valore ha importanza nella vita dell'uomo. Tolomeo gli risponde mellifluo e servile, intimamente persuaso che i giorni del vincitore sono contati. A Cesare non sfugge la simulazione e si allontana con i suoi. Entrano Cornelia e Sesto: questi sfida Tolomeo ma il re lo fa arrestare dalle sue guardie e comanda che la madre sia rinchiusa nel suo harem, dove rimarrà fino a che non avrà fatto professione di umiltà. Achillas, avvicinandosi a Cornelia, si dichiara disposto ad aiutarla per rendere la libertà a lei e al figlio, a patto che acconsenta a diventare sua moglie. Cornelia ricusa. Sesto, opponendosi anch'egli alle impossibili nozze, abbraccia la madre: insieme lamentano la loro amara sorte, condivisa dalle ancelle di Cornelia.
ATTO SECONDO. Primo quadro. Terrazza nel palazzo di Cleopatra. Nireno avverte Cesare che si sta tramando una congiura a suo danno. Cleopatra rivela il suo vero essere e sebbene pronta a sacrificarsi per l'uomo che ama lo esorta alla fuga. Cesare è armato e non ha mai temuto il nemico: ma quando i congiurati irrompono è costretto a cercar scampo gettandosi in mare. Cleopatra, rimasta sola, si inginocchia davanti a un idolo per invocare protezione.
Secondo quadro. Nell'harem di Tolomeo. Nireno annuncia a Cornelia l'arrivo di Tolomeo. Il sovrano tenta di conquistare l'amore della romana, ma essa lo respinge. In difesa della madre accorre Sesto con la spada sguainata. All'improvviso giunge Achillas con la notizia che Cesare ha trovato la morte in mare e che Cleopatra sta riunendo le truppe per vendicare il condottiero. Achillas ricorda a Tolomeo di mantenere la promessa di averlo consenziente al matrimonio con Cornelia: il re, con il suo sprezzante rifiuto, se ne aliena la fedeltà. Sesto, in una crisi di disperazione, vorrebbe darsi la morte, ma Cornelia lo ferma, spronandolo a correre invece sul campo di battaglia per uccidere Tolomeo.
ATTO TERZO. Primo quadro. Pianura in riva al mare di Alessandria. È in corso una battaglia fra egiziani e romani. Questi ultimi si disperdono ritenendo che Cesare sia perito. Tolomeo e Cleopatra si disputano aspramente il diritto al trono d'Egitto. Tolomeo si impone con violenza e ordina alle guardie di trascinare la sorella prigioniera nel suo palazzo. Ricompare Cesare che si è salvato dalle onde, constatando con amarezza il disfacimento del suo esercito e pensando con nostalgia all'amore perduto. Sopravviene Sesto che sorregge Achillas ferito; il capitano egiziano confessa di essere stato lui, invaghito di Cornelia, a consigliare l'assassinio di Pompeo. Ora detesta Tolomeo e sentendosi prossimo a morire consegna al giovane il suo sigillo d'oro, alla vista del quale cento dei suoi uomini più fidi lo seguiranno per liberare Cornelia e punire il tiranno. Cesare, nascosto, ha udito tutto e si fa consegnare da Sesto il sigillo per guidare lui stesso la riscossa e salvare Cornelia e Cleopatra.
Secondo quadro. Tenda da campo di Tolomeo. Cleopatra prigioniera si rivolge alle ancelle, mesta e rassegnata. Sbigottisce subito dopo nel rivedere Cesare e gioisce nell'apprendere che presto riavrà la libertà e il trono. Cesare, infatti, è ormai certo di riconquistare l'Egitto. Le ancelle rivestono Cleopatra del manto regale.
Terzo quadro. Piana del Nilo. La vittoria è conquistata ceSesto, inchinandosi a Cesare, annuncia di aver vendicato il padre: ha ucciso Tolomeo. I dignitari egiziani conducono da Cesare Cleopatra, che viene incoronata regina; i due si cambiano promesse di fede e d'amore, mentre guerrieri e popolo li onorano ed esprimono il loro giubilo con canti e danze.