Teatro Comunale di Bologna presenta:
Il ballo delle ingrate (1967)
Opera in un atto di Ottavio Rinucci. Musica di Claudio Monteverdi. Revisione di Roberto Lupi
- Interpreti: Margherita Rochow (Venere) Paolo Montarsolo (Plutone) Irma Bozzi Lucca (Un'ingrata) Maddalena Bonifaccio (Amore)
- Maestro Concertatore: Aldo Ceccato
- Regia: Aldo Trionfo
- Maestro del coro: Gaetano Riccitelli
- Coreografie: Carlo Faraboni
- Scene: Emanuele Luzzati
Programma di sala (pagine 140)
- Prima rappresentazione 16 febbraio 1967
- La stagione lirica 1966/67
- I singoli Spettacoli
- Il ballo delle ingrate - Argomento - Interpreti
- Fotografie
Argomento
Amore e Venere sono davanti alla bocca delf inferno, Interviene Plutone che chiede la ragione di questa loro presenza. I dardi d'amore non riescono far breccia nei cuori di donne di Mantova "armate" di "cotanto rigor": le "ingrate" dell'altro mordo dovrebbero uscire e mostrarsi nel loro lacrimevole stato perché le crudeli possano trarre insegnamento. Plutone ricusa ma non può sottrarsi a lungo a Venere che gli ricorda il suo debiro di riconorcenza nato il giorno il cui ella guidò la bella Proserpina a "cogliere fiori" sul "monte degli eterni ardori". Escono allora le "ingrate" che iniziano ìl balletto. Ma la gioia di rivedere il sole non dura per loro molto Plutone ordina loro "Tornate al negro chiostro, /Anime sventutate/ tornate ove si sforza il fallir vostro". Le "ingrate" interrompono il ballo per farr itorno all'aldilà mentre donne di "apprendere pietà" per non subire la stessa sorte.