Teatro alla Scala di Milano presenta:
La Cenerentola (1964)
Melodramma giocoso in tre atti di Jacopo Ferretti - Musica di Gioacchino Rossini
Interpreti: Giulietta Simionato (Angelina-Cenerentola) Renzo Casellato (Don Ramiro) Rolando Panerai (Dandini) Giuliana Tavolaccini (Clorinda) Wladimiro Ganzarolli (Don Magnifico) Laura Zanini (Tisbe) Giorgio Tadeo (Alidoro)
- Maestro Concertatore: Gianandrea Gavazzeni
- Regia: Giorgio De Lullo
- Maestro del coro: Roberto Benaglio
- Bozzetti e figurini: Pierluigi Pizzi
- Direttore allestimento: Nicola Benois
Programma di sala (pagine 28)
- Prima rappresentazione 18 marzo 1964
- Grazia e incanto di Cenerentola (Riccardo Bacchelli)
- Bozzetti dellle scene
- Argomento
- Interpreti
- Fotografie
L'argomento
Atto primo. Alidoro, incaricato di sondare il terreno per trovare al suo pupillo, il principe Ramiro, una degna moglie, càpita nel palazzo di Don Magnifico travestito da mendicante. Solo Angelina detta Cenerentola, la figliastra del tronfio barone, che come al solito era intenta alle piu umili faccende di casa, si mostra pietosa del suo stato. Invece Clorinda e Tisbe, le due vanesie e capricciose figlie di Don Magnifico, tutte prese a rimirarsi in nuove acconciature, lo scaccerebbero se un'altra visita non le distraesse: un gruppo di cavalieri viene infatti ad annunciare che Don Ramiro in persona passerà a prelevarle per condurle al ricevimento durante il quale egli sceglierà la propria sposa. Le due sorelle sono eccitatissime. Ringalluzzisce a sua volta il loro genitore all'idea d'un matrimonio che risanerebbe le compromesse finanze della famiglia. Don Ramiro però, sulla scor-ta delle informazioni dategli da Alidoro, preferisce presentarsi sotto le mentite spoglie del suo cameriere Dandini, lasciando a questi di fingersi il principe. Lo stratagemma gli consentirà di giudicare pili liberamente le candidate e di fare una scelta pili meditata. In pratica, mentre Clorinda e Tisbe si sdilinquiscono per Dandini falso principe, egli è colpito dalla grazia e dalla semplicità di Cenerentola. Vederla poi maltrattata da Don Magnifico per aver osato chiedere di intervenire anche lei al ballo, prenderne le parti e sentirsene innamorato è per Ramiro tutt'una.
Atto secondo. Nel giardino del palazzo del principe. Don Magnifico non dubita che le cose vadano per il meglio: la nomina a sovrintendente delle vigne e cantine principesche è un gentile riguardo usato alla sua persona, pensa, non solo un dovuto riconoscimento alle sue virtù di intrepido enologo. La realtà è diversa, come appare dalle confidenze che si scambiano Don Ramiro e Dandini intorno alle due svaporate figlie di tanto padre. Ma ecco che nel bel mezzo della festa viene introdotta una sconosciuta e inattesa ospite. Colpisce tutti la sua bellezza e lo splendore del suo abito: più ancora meraviglia la sua rassomiglianza con Cenerentola. Don Ramiro ne è affascinato.
Atto terzo. Chi ha ragione di allarmarsi dell'arrivo della nuova concorrente è Don Magnifico: oltre al resto, se davvero fosse Cenerentola e venisse eletta da Don Ramiro, come si potrebbe ulteriormente nasconderle che il suo patrimonio è stato dissipato? Si rinfranchi il caro papà, gli dicono fatuamente Clorinda e Tisbe, sicure della seduzione esercitata sul principe, e continui a sognare la futura sua vita a palazzo, suocero ossequiato e corteggiato da tutti. Sognerà ancora per poco, povero Don Magnifico. Da un colloquio di Cenerentola con Dandini, che figura sempre essere il principe, Don Ramiro apprende come a quel tesoro di ragazza non interessino corona e ricchezze poiché il suo cuore batte per il presunto cameriere. Felice, Don Ramiro vorrebbe non perdere altro prezioso tempo, ma la saggia Cenerentola, dandogli quale segno d'identificazione uno dei suoi due braccialetti, lo invita a cercare di lei quando avrà ben ben maturato i propri sentimenti. Don Ramiro resta di stucco. Intanto Dandini svela la storia del travestimento a Don Magnifico. AI quale, scornatissimo, non rimane che riportarsi Clorinda e Tisbe a casa, dove Cenerentola, già rientrata [seconda scena], è ad attenderli come se niente fosse, aumentando cosi la loro confusione. Ad affrettare il nuovo incontro di Don Ramiro con Cenerentola provvede Alidoro con un provocato incidente di carrozza che obbliga il principe e Dandini a scendere presso l'abitazione di Don Magnifico. Don Ramiro riconosce in Cenerentola la bella sconosciuta della festa, Cenerentola scopre che il presunto scudiero è Don Ramiro. La costernazione e la rabbia di Clorinda e Tisbe sono al colmo quando Don Ramiro annuncia che sposerà Cenerentola. Alidoro consiglia tuttavia alle due ragazze di rassegnarsi se non vogliono correre anche il rischio di dover spogliarsi dei loro beni per ricostituire la dote di Cenerentola dilapidata dal padre. Ma la bontà è destinata alla fine a trionfare. Cenerentola, generosamente dimentica di tutti i torti patiti, accoglie sorridente alla cerimonia nuziale [ultima scena] Don Magnifico e le sorellastre, e li perdona, e inizia cosi, con un gesto in stile con la sua dolce natura, la sua lunga vita serena accanto allo sposo adorato.