Teatro di San Carlo di Napoli presenta:
La Walkiria (1958)
Prima giornata della tetralogia "L'ANELLO DEL NIBELUNGO". Parole e musica di Riccardo Wagner
Interpreti principali: Siw Ericsdotter (Sieglinde) Bernd Aldenhoff (Siegmund) Jane Stuart Smith (Brunhilde) Randolf Symonette (Wotan) Dessoe Ernster (Hunding) Ira Malaniuk (Fricka)
- Maestro Concertatore: Lovro von Matacic
- Regia: Rudolf Hartmann
- Bozzetti e figurini: Helmut Jurgens
- Scene realizzate da: C.M. Cristini - A. Muoio - A. La Pera
- Bozzetti e figurini realizzata da Hartmann - ATTO I - II - III
Programma si sala (pagine 36)
- La canzone dei Nibelunghi (M. Baccaro)
- La composizione della tetralogia
- Personaggi e interpreti
- Sintesi del poema
- Bozzetti delle scene
La canzone dei Nibelunghi
Il Nibelungenlied, il poema nazionale germanico, è conosciuto anche fuori del mondo letterario come non lo sono per esempio il Kaleoala dei Finni, il Romancero espagnol con le gesta del Cid campeador, I Lusiadi dei portoghesi, in merito alla quadripartita opera di Wagner che ne divulgò una parafrasata vicenda rendendolo popolare, così come i nostri poemi cavallereschi fecero per il ciclo celtico della "Tavola Rotonda" e quello francese che fa capo alla Chanson de Roland. I quattro poemi del compositore di Lipsia sono tuttavia più vicini alle saghe degli Edda scandinavi che alle primissime genuine cronache poetiche essenzialmente tedesche. Il pubblico sa bene e da tempo l'argomento almeno dei singoli drammi, anche se non ne approfondisce iI contenuto etico per quanto riguarda la cupidigia dell'oro maledetto, la rinunzia dell'amore, i concetti della Caduta e della Redenzione racchiusi in quella iperborea teogonia. Si rammentano qui, al di là del prolisso fatto scenico, i personaggi principali del poema teutonico dugentesco nella loro spietata frerezza. Essi sono: il re Gunther e suo zio Hagen di Troje, Sigfrido, Crimilde e Brunilde. Le azioni centrali sono due: la vendetta di Hagen su Sigfrido; Ia vendetta di Crimilde sui parenti. GIi altri personaggi e gli altri fatti, benché vivi e di efficace rappresentazione, sono secondari. Sigrido, giovane guerriero del Niederland, e quindi non tedesco (straniero infatti lo chiamavano Gunther e i suoi Burgundi) viene a Worms per alimentare il suo spirito avventuroso, sapendo che qui son valolosi eroi. S'innamora della sorella di Gunther, Crimilde, e per averla promette al re di accompagnarlo in Islanda, dove regna Brunilde, e di aiutarlo, reso invisibile da una magica cappa, e superarla nelle prove cui ella sfida gli aspiranti alla sua mano, Al ritorno della impresa vittoriosa Sigfrido soccorre una seconda volta il re, e doma ancora una volta la fiera vergine. Ma, confidato il segreto alla sposa, Crimilde, questa vanta il valore del proprio marito davanti a Brunilde, Ia quale arde di sdegno e di sete di vendetta. Hagen entra in scena e, per punire (?) Sigfrido, lo uccide a tradimento. La giovane vedova dell'eroe piange, inconsolabile, la sua morte, e per vendicarlo concede la sua mano a Attila, re degli Unni... (continua)