Arena di Verona presenta:
La fanciulla del West (1960)
Opera in tre atti di Guelfo Civinini e Carlo Zingarini. Musica di Giacomo Puccini
- Interpreti principali: Magda Olivero (Minnie) Franco Corelli (Dick Johnson) Giangiacomo Guelfi (Jack lo sceriffo) Piero De Palma (Nick) Antonio Cassinelli (Ashbj)
- Maestro Concertatore: Oliviero De Fabritiis
- Regia: Carlo Maestrini
- Maestro del coro: Giulio Bertola
- Scene e Costumi: Gianrico Becher
Programma di sala (pagine 120)
- Puccini: l'amore per il western (Carlo Bologna)
- Introduzione al libretto (Carlo Bellotti)
- Gli interperti
- Gli spettacoli in scena
- Le stagioni dal 1913 al 1959
- Fotografie
INTRODUZIONE
Da un dramma di Davide Belasco - lo stesso autore che chiede a Puccini il soggetto di Butterfly - Guelfo Civinini e Carlo Zangarini trassero il libretto di questa Fanciulla del West, che ci fa vivere un rude, commovente episodio della vita quasi selvaggia dei pionieri i quali, poco più di un secolo fa (1849-1850), si buttarono nella California alla ricerca dell'oro. Uomini giunti d'ogni dove, dal passato ignoto, che si adattavano alla vita primitiva dell'accampamento, che si davano essi stessi una legge per rendere possibile la loro convivenza. Cupidigia e passioni dominavano quei cuori inselvatichiti, non alieni tuttavia da slanci di bontà e di generosità, quando un sentimento, un ricordo nostalgico, addolcivano la loro vita. Attorno ad essi erano autentici banditi, pronti a depredarli dell'oro, faticosamente raccolto, e di quant'altro possedevano. E c'è da stupirsi se "occhio per occhio, dente per dente" costituiva la legge di quei campi di minatori, ove gli Sceriffi, nominati dagli Stati Uniti - che si erano appena annessa la California - rappresentavano solo una larva di autorità? In questo ambiente di cercatori d'oro, di avventurieri e di banditi, domina - ma fino ad un certo punto - lo Sceriffo Rance, dal cuore duro e dalla faccia cattiva, la cui eleganza fa strano contrasto con il rozzo vestire di tutta quella gente, ed i cui modi, che hanno pretese di raffinatezza, sono tutt'altro che consoni alla rudezza dei suoi amministrati. Chi domina veramente tutti quei cuori è Minnie, la ragazza del campo di minatori, la padrona del bar "La Polka"; tipo energico e generoso, che tutti assiste ed aiuta, e che da tutti è rispettata ed amata. Persino maestra, è divenuta, perchè gli analfabeti imparino a scrivere a casa; persino... padre spirituale di quegli uomini rozzi ed anche cattivi, ai quali legge e commenta la Bibbia. Il dramma sorge appunto attorno a questa fanciulla; ed è dramma d'amore e di redenzione d'un bandito suo malgrado (Dick Johnson, che è poi Ramerrez); dramma che prende e commuove, più ancora quando si conclude che quando si svolge; perchè si ammanta allora del generoso sacrificio di quegli uomini rudi, con i quali soffriamo. il nostalgico distacco dalla ragazza che era per loro patria e famiglia e che perciò adoravano. Di Minnie sono innamorati, oltre il bandito, anche lo sceriffo Rance, dall'animo cinico e sensuale, che però Minnie riesce a battere; ed i minatori Sonora e Trin, il cui amore è invece gentile e sentimentale, proprio da buoni ragazzoni quali sono.
Da un dramma di Davide Belasco - lo stesso autore che chiede a Puccini il soggetto di Butterfly - Guelfo Civinini e Carlo Zangarini trassero il libretto di questa Fanciulla del West, che ci fa vivere un rude, commovente episodio della vita quasi selvaggia dei pionieri i quali, poco più di un secolo fa (1849-1850), si buttarono nella California alla ricerca dell'oro. Uomini giunti d'ogni dove, dal passato ignoto, che si adattavano alla vita primitiva dell'accampamento, che si davano essi stessi una legge per rendere possibile la loro convivenza. Cupidigia e passioni dominavano quei cuori inselvatichiti, non alieni tuttavia da slanci di bontà e di generosità, quando un sentimento, un ricordo nostalgico, addolcivano la loro vita. Attorno ad essi erano autentici banditi, pronti a depredarli dell'oro, faticosamente raccolto, e di quant'altro possedevano. E c'è da stupirsi se "occhio per occhio, dente per dente" costituiva la legge di quei campi di minatori, ove gli Sceriffi, nominati dagli Stati Uniti - che si erano appena annessa la California - rappresentavano solo una larva di autorità? In questo ambiente di cercatori d'oro, di avventurieri e di banditi, domina - ma fino ad un certo punto - lo Sceriffo Rance, dal cuore duro e dalla faccia cattiva, la cui eleganza fa strano contrasto con il rozzo vestire di tutta quella gente, ed i cui modi, che hanno pretese di raffinatezza, sono tutt'altro che consoni alla rudezza dei suoi amministrati. Chi domina veramente tutti quei cuori è Minnie, la ragazza del campo di minatori, la padrona del bar "La Polka"; tipo energico e generoso, che tutti assiste ed aiuta, e che da tutti è rispettata ed amata. Persino maestra, è divenuta, perchè gli analfabeti imparino a scrivere a casa; persino... padre spirituale di quegli uomini rozzi ed anche cattivi, ai quali legge e commenta la Bibbia. Il dramma sorge appunto attorno a questa fanciulla; ed è dramma d'amore e di redenzione d'un bandito suo malgrado (Dick Johnson, che è poi Ramerrez); dramma che prende e commuove, più ancora quando si conclude che quando si svolge; perchè si ammanta allora del generoso sacrificio di quegli uomini rudi, con i quali soffriamo. il nostalgico distacco dalla ragazza che era per loro patria e famiglia e che perciò adoravano. Di Minnie sono innamorati, oltre il bandito, anche lo sceriffo Rance, dall'animo cinico e sensuale, che però Minnie riesce a battere; ed i minatori Sonora e Trin, il cui amore è invece gentile e sentimentale, proprio da buoni ragazzoni quali sono.
CARLO BELLOTTI
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