I LEGNANESI di Dante Barlocco presentano:
La vita è un tram (1994)
Due tempi di Alvaro Testa
- Interpreti: Mario Lino, Rino Maraschi, Angelo Mortarino, Giuseppe Parini, Libero Galimberti, Danilo Parini, Giovanni Mercuri, Franco Curia, Maurizio Albé, Mauro Ciapparelli, Alessandro De Santis - I boys della Compagnia
- Musiche: Paki Capitale
- Coreografie: Elena Zannin
- Scene: Angelo Poli - Armando Nobili
- Costumi: Angelo Poli - Cino Campoy
- Regia: Alvaro Testa
Foto di scena - Dante Barlocco
Programma di sala (pagine 26)
- I protagonisti
- La Compagnia
- La vita è un tram (Elvia Grazi)
- Primo - Secondo Tempo
- Fotografie di Maria Zanierato e Bicio Folco Zambelli
La vita è un tram
"Eravam nell'anno del 49 a partivam da Legnano col nebbione" ... Naturalmente in tram per una gita col sapore culturale. Il gorgonzola, il vino bevuto a garganella, le canzoni stonate. Milano non capisce le Legnanesi in gita così diserta il tram. Restano le canzoni. Chi continua a cantare l'Ave Maria? E' la comare più pia che alla vista della Madonnina non sa contenere l'anelito di fede. "Và ca sem no in pellegrinaggio", sottolinea la più caustica e la rissa è inevitabile. Meglio tornare tanto la passeggiata meglio le sicure mura del cortile dove si respira aria di casa. Si torna ed è già festa. Si festeggia il buon raccolto in allegria, sull'aia, al suono del violino e della fisarmonica. Poi il sospetto di un tradimento acceca la gelosia delle comari. Forse la colpa è della bellezza che svanisce ma qualcuno sembra avere una ricetta miracolosa. Basta acquistare ... Il consumismo dilaga nel cortile e ne stravolge il sapore, incanta gli animi, cancella le vecchie usanze. C'è anche chi si improvvisa ciclista per recuperare il "top della linea", ma sono in molte a giurare che si tratta della solita scusa per attirare l'attenzione dei giovanotti. Questa è la vita breve e caduca dei poveretti. Anche la morte crea la differenza. La scena cambia, in un piccolo cimitero di campagna, per la prima volta, l'asettica e glaciale Cappella dei ricchi viene aperta alla vista delle cortigiane. Una passerella dell'ostentazione in bilico tra la vita terrena e l'aldilà. "La mort l'è istess per tutti!" "Sbraita la Maria" ... Se anca da part de là truarèm ul paradis di sicùri e quel di puarìtt ... va che sunàda!" Eppure, oltre il blu, il cielo è popolato di elegantissime star. Piccoli voli pindarici che accompagnano alla conclusione della prima parte dello spettacolo. Ora l'orizzonte è cambiato. Ci sono i marinai che, sulla banchina del porto, attendono l'imbarco degli ultimi passeggeri in ritardo. Di nuovo, la destinzione dei ruoli sociali torna a farsi sentire. A bordo tutto è lusso e le donne del cortile sembrano pesci fuor d'acqua. Ma è solo un attimo. C'è chi vince alla Roulette ed esclama: "Và ma sa fa svèlta a diventà sciùri!! Perchè gh'emm pensà no prima?" Vicende gustose e grottesche accompagnano la crociera ed ecco che la nave attracca nel porto di Rio dove si festeggia il carnevale più famoso del mondo. Torna la grande rivista, tornano le star fra tricolori italici e variopinti costumi brasiliani. Poi si torna a casa passando, naturalmente per Roma. "La vita è un tram che scorre tra i binari del destino, porta con sè valigie di ricordi e nostalgia". La sera in un lombarda letto in ferro si ripensa a tutto quanto prima di lasciarsi vincere dal sonno e rivederlo nei sogni quel famoso tram ormai giunto al capolinea del teatro. Ne scendono gli attori, adesso svestiti degli ambiti femminili, a svelare il vero volto dei LEGNANESI.
"Eravam nell'anno del 49 a partivam da Legnano col nebbione" ... Naturalmente in tram per una gita col sapore culturale. Il gorgonzola, il vino bevuto a garganella, le canzoni stonate. Milano non capisce le Legnanesi in gita così diserta il tram. Restano le canzoni. Chi continua a cantare l'Ave Maria? E' la comare più pia che alla vista della Madonnina non sa contenere l'anelito di fede. "Và ca sem no in pellegrinaggio", sottolinea la più caustica e la rissa è inevitabile. Meglio tornare tanto la passeggiata meglio le sicure mura del cortile dove si respira aria di casa. Si torna ed è già festa. Si festeggia il buon raccolto in allegria, sull'aia, al suono del violino e della fisarmonica. Poi il sospetto di un tradimento acceca la gelosia delle comari. Forse la colpa è della bellezza che svanisce ma qualcuno sembra avere una ricetta miracolosa. Basta acquistare ... Il consumismo dilaga nel cortile e ne stravolge il sapore, incanta gli animi, cancella le vecchie usanze. C'è anche chi si improvvisa ciclista per recuperare il "top della linea", ma sono in molte a giurare che si tratta della solita scusa per attirare l'attenzione dei giovanotti. Questa è la vita breve e caduca dei poveretti. Anche la morte crea la differenza. La scena cambia, in un piccolo cimitero di campagna, per la prima volta, l'asettica e glaciale Cappella dei ricchi viene aperta alla vista delle cortigiane. Una passerella dell'ostentazione in bilico tra la vita terrena e l'aldilà. "La mort l'è istess per tutti!" "Sbraita la Maria" ... Se anca da part de là truarèm ul paradis di sicùri e quel di puarìtt ... va che sunàda!" Eppure, oltre il blu, il cielo è popolato di elegantissime star. Piccoli voli pindarici che accompagnano alla conclusione della prima parte dello spettacolo. Ora l'orizzonte è cambiato. Ci sono i marinai che, sulla banchina del porto, attendono l'imbarco degli ultimi passeggeri in ritardo. Di nuovo, la destinzione dei ruoli sociali torna a farsi sentire. A bordo tutto è lusso e le donne del cortile sembrano pesci fuor d'acqua. Ma è solo un attimo. C'è chi vince alla Roulette ed esclama: "Và ma sa fa svèlta a diventà sciùri!! Perchè gh'emm pensà no prima?" Vicende gustose e grottesche accompagnano la crociera ed ecco che la nave attracca nel porto di Rio dove si festeggia il carnevale più famoso del mondo. Torna la grande rivista, tornano le star fra tricolori italici e variopinti costumi brasiliani. Poi si torna a casa passando, naturalmente per Roma. "La vita è un tram che scorre tra i binari del destino, porta con sè valigie di ricordi e nostalgia". La sera in un lombarda letto in ferro si ripensa a tutto quanto prima di lasciarsi vincere dal sonno e rivederlo nei sogni quel famoso tram ormai giunto al capolinea del teatro. Ne scendono gli attori, adesso svestiti degli ambiti femminili, a svelare il vero volto dei LEGNANESI.
ELVIA GRAZI
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