TOBIA e i suoi parenti
C’ERA una volta, in un Luna Park del Prater di Vienna, questo Tobia che vendeva i palloncini. E vendi un palloncino oggi, vendi un palloncino domani, finisce che un palloncino gli scoppia in mano e ci trova dentro un messaggio. La sorella di Tobia spara dentro un baraccone, e spara oggi, spara domani, finisce che Tobia scopre che c'è un soldato americano che vuole diventare suo cognato. Il cognato... no, dicevo: il cognato non c'entra. C'entra invece la Dumanova, la quale non è un medicinale, come sembrerebbe dal nome, ma una ballerina russa, che piace a Tobia, mentre invece non piace all'agente l8 B. Elle, alias professore Nicholson che stava lì da una parte scoprendo l'uranio pesante. Voi direte: “Che centra l'uranio pesante?” - E io vi rispondo: C'entra, e se non centra, si stringe. Allora il Prof. Nicholson dice a Tobia; “Che, lei ce l'ha l'uranio pesante?” Nein, dice Tobia, nein io ho l'uranio leggero da mezza stagione. A un certo punto, però, cerca tu che cerco io, lo trovano. Così finisce il primo tempo.
Dopo il primo tempo, e questa è la grande novità, c'è il secondo tempo, durante il quale accade che entra in scena un sommergibile. E lì apriti cielo, anzi, apriti mare... Ma adesso basta, perché qui se vi racconto anche che vi sono i miei due piccoli amici di Harlem, Zipiti e Zipitè, il cane Jmmy e i canterini del Prater, vi ho detto tutto, ma con una precisione, un'abbondanza di particolari e soprattutto una chiarezza che poi finisce che gli spettatori sanno ogni cosa prima e non ci vengono più. E questo non si fa, è vero?
LE CANZONI DI "TOBIA"
I quattro in automobile – Gira la ruota del Prater – Chi mi colpisce al … - Dove vanno a finire i palloncini? – L’agente 18 B.L. – Chicchiricchì – La coppia del secolo – Angoli di cielo – Ricevuto e passo – Danubio blues – Adieu, café Mozart – Basket ball – Un giorno di domenica - Toc … toc … toc …
