Da COMOEDIA Anno II Num. 3 - 10 Febbraio 1920:
- "Il metodo colle donne" lettera a Marco Praga.
Autore: Nino Berrini
Commedia in tre atti ripresa al Chiarella di Torino nel luglio 1919 dalla Compagnia Carini-Gentili
AL COMMENDATORE MARCO PRAGA
Caro Praga.
Ti dedico questa mia prima commedia italiana, rappresentata molti anni fa e per la prima volta stampata oggi, per diverse ragioni. Perché sempre molti anni fa, mi procurò l'onore della tua personale conoscenza; perché poi facendomi incassare i primi diritti d'autore mi diede la prova tangibile della tua non mai abbastanza lodata opera di organizzatore della Sociatà Italiana degli Autori; e perché infine, in occasione della sua recentissima e, permettimi, fortunata ripresa a Torino e a Milano colla Compagnia Carini-Gentili ha dato modo a te, critico della "Illustrazione Italiana" di scrivere, su me e sul mio lavoro, delle parole inesatte e ingiuste che avrei desiderato correggere e rettificare. E per correggerle avevo mandato alla "Illustrazione Italiana" la seguente letterina che la Direzione non ha creduto opportuno pubbblicare, ma solo di accennarvi in una noticina. Perciò te la comunico ora per intero.
Spotorno, 5 ottobre 1919.
Ill.mo Direttore della Illustrazione Italiana.
Non mi giunsero che oggi, in questo tranquillo, pittoresco paese della riviera, i due numeri dell'Illustazione Italiana del 14 e 21 settembre, con le due cronache teatrali che mi riguardano. Siccome contengono due notizie erronee che mi danneggiano, rispondo per retificare. Il critico dell'Illustazione Italiana (Comm. Marco Praga vero?) nel numero 14/IX/1919, scrisse: (... e richiudiamo La signora innamorata nel cassetto, nel quale se non erro, era rimasta rinchiusa per qualche anno, dopo una non fortunatissima comparsa alla ribalta). No. Erra. La commedia fu data la prima volta al Carignano di Torino, nei primi mesi del presente anno e nella delicatissima e signorile interpretazione di Tina Di Lorenzo e Armando Falconi, ebbe una dozzina di repliche; comparsa perciò fortunatissima. Poi sempre con la Di Lorenzo e Falconi , piacque anche senza contrasti a Genova, non pienamente a Roma e scrisse emmepì spiacque a Milano. Disavventure che su le nostre scene capitano a tutti, anche a Marco Praga. La commedia dunque giungendo a Milano, compiva il suo giro regolare: e non fu tratta dal cassetto per sfruttare il recente successo del Beffardo. - Così pure per Il metodo colle donne, non è affatto vero quanto scrisse emmepì nel numero 26/IX/19 che io abbia "rifatto il dialogo briosamente e arditamente in modo che la commedia è diventata pressoché un lungo monologo per il primo attore!" No.. La commedia è tale e quale fu data la prima volta nel luglio del 1907 dalla Compagnia di Gemma Caimmi; e la trassi dal cassetto mio, così antipatico a emmepì, perché non credo sia un delitto per un autore desiderare in repertorio opere anche di giovinezza, ancor nuove in qualche piazza che danno in una ripresa anche dieci repliche come furono queste del Metodo... al Chiarella di Torino in luglio 1919, nell gustosa e briosissima esecuzione di Olga Gentili e Luigi Carini...; proprio come per es, Marco Praga che mi vuole bene, e che, alcuni anni fa trasse dal suo cassetto che gli è più simpatico del mio, L'erede e L'ondina, due sue commedie applauditissime (io non faccio uso di diminutivi che spesso diminuiscono chi li adopera) nella ripresa di Lida Borelli, rinnovate vittorie del teatro italiano, dalle quali tutti i buoni, anche senza particolare affezione, si congratularono con Marco Praga. Poiché la solidarietà fra autori che emmepì predica in coda al suo articolo, è ottima cosa; ma non a parole; a fatti, e senza deformazioni.
Con preghiera di pubblicazione, ringraziandola... ecc... ecc...
Firm. NINO BERRINI
IL METODO COLLE DONNE Tre atti di Nino Berrini
PERSONAGGI: BICE DE FRANCHI - COSTANZA D'ATRI - MARINA DE GREGORIO - CARLINO DE MARI - FILIPPO D'ATRI - GIULIO DE GREGORIO - UN SEGRETARIO DI COMITATO - FRANCESCONI POETA - UN IMPRESARIO DI TEATRO - UN SERVO DI CARLINO - UN SERVO DI CASA DE FRANCHI
ATTO PRIMO Il salotto della signora De Franchi: a sinistra la conune: nel mezzo, in fondo, altra porta: al primo piano di destra un balcone.
SCENA I
SERVO, poi BICE, indi CARLINO
SERVO (è in scena)
BICE (entra dalla comune) Quanta luce! Troppa! Desidero della penombra nel salotto... Chiudete le persiane del balcone e abbassate le tende. Oggi aspetto visite... Della penombra mi raccomando! (esce dal fondo. Uno squillo di campanello)
SERVO (esce e poco dopo rientra e rialzando da un lato le pesanti portiere di velluto introduce)
CARLINO (che entra dalla luce viva del giorno, e si passa una mano sugli occhi)
SERVO (ha lasciato ricadere le cortine e scompare)
CARLINO (fa un passo innanzi con le movenze di chi è abbacinato) Vi bacio le mani signora; ma io vengo dalla luce e qui non vedo nulla (attende risposta) ... Signora ... (cominciando a girare gli occhi intorno) Sign...
SERVO (riapparendo dalla comune) La signora la prega di attenderla un momentino. (s'inchina ed esce).
CARLINO Oh imbecille! potevi ben dirmelo prima (guarda intorno con sicurezza). Proprio nessuno! bah... attendiamo ... (passeggia, dà un'occhiata allo specchio, prende un album, lo sfoglia e ripone).
- Carlino dovrà variare atteggiamenti e modo di recitazione nelle scene 5, 7, 8, e ultima a seconda della finzione: umile e appassionato, scettico e audace, freddo e indifferente e poi via via animandosi fino ad una apparenza di sincerità nella continua simulazione.
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