Da COMOEDIA - N. 19 - 5 Ottobre 1921:
- "Ughetta al volante" commedia in quattro atti
Autore: Pierre Veber
PIERRE VEBER - Autore di innumerevoli commedia, uno dei più autentici rappresentanti del genere parigino, che tanta fortuna continua a trovare anche in Italia. L'ultima delle commedie di questo autore che sono state rappresentate in Italia "Il grido del cuore" è stata pubblicata nella nostra collezione Repertorio.
UGHETTA AL VOLANTE - Commedia in quattro atti di Pierre Veber
Rappresentata per la prima volta a Parigi al Teatro della Porte Saint Martin nel giugno 1919 e in Italia al Teatro Argentina di Roma nel giugno 1919 dalla Compagnia di Virgilio Talli.
Personaggi: PAOLO LECOURTOIS - GEO PARGIER uomo politico - LA HEMANDIERE gentiluomo di campagna - CHAMAREAU cassiere - GIULIO cameriere - GELDEBAUM banchiere - LA REOLE attaché di gabinetto - Uno chaufleur - Un maitre d'Hotel - UGHETTA LECOURTOIS - GIULIETTA dattilografa - MARIA cameriera - Signora LHORTOIS - Signora JAMINE - Signora DE CHAMBREUSE - Signora LAVAN - Signora BORGEL
I due primi atti a Parigi in casa di Paolo Lecourtois. Il terzo nel gabinetto dell'Agenzia Commerciale. Il quarto all'Hotel del Re a S. Giovanni di Luz.
ATTO PRIMO
In casa Lecourtois. Un salone mobigliato borghesemente. In fondo due porte, e fra le due porte un pianoforte. Una porta a destra primo in piano. Una finestra in secondo piano, praticabile. A sinistra due porte: una in primo e una in secondo piano.
SCENA 1.
PAOLO - (Entra seguito da Giulio). Mia moglie si è svegliata?
GIULIO - No signore; sono appena le undici.
PAOLO - Grazie tenente.
GIULIO - Sergente Lecourtois: potete darmi il vostro cappello e i vostri guanti?
PAOLO - (Dandogli gli uni e l'altro). A voi. Ma è inutile: non riesco ad abituarmici.
GIULIO - E' necessario signore. Se la guerra ha fatto di me un tenente e del signore un sergente, non è una buona ragione perché questa gerarchia militare seguiti ora che siamo due borghesi: ora è il signore che comanda e sono io che devo mettermi sull'attenti.
PAOLO - Capisco benissimo: ma è sempre una cosa che mi da un certo imbarazzo.
GIULIO - (Sottovoce con l'emozione di un ricordo). Di: ti ricordi al bosco Le Prétre?
PAOLO - Se mi ricordo! Che fila di barelle amico mio! (Riprendendosi e cambiando tono bruscamente) Dite a vostra moglie che mi prepari due uova in un bicchiere di porto. Sarà la mia colazione ...
GIULIO - Non è igienica ... ma obbedisco.
PAOLO - E quando mia moglie si sarà svegliata, avvertimi subito (via a sinistra).
SCENA II - Giulio e poi Maria.
GIULIO - Ha ragione lui: questa situazione è un po' seccante.
MARIA - (Entrando con un vassoio). Cos'hai che parli da solo?
GIULIO - Penso mia cara, ai grandi problemi sociali da risolvere... alla differenza di classe, alle stragi prodotte da questa guerra indemoniata...
MARIA - Si, ma ora è tutto finito, è terminato quell'incubo. Tu sei ritornato sano e salvo; abbiamo tutti e due un posto eccellente presso il Signore e la Signora Lecourtois, che sono una grande casa di commercio. Tu hai ottenuto tutte le tue brave indennità; dunque la vita è bella.
GIULIO - Hai ragione: militare o borghese è lo stesso, non è il caso di pensarci (bacia la moglie) e preferisco stringere mia moglie tra le braccia, che avere dei galloni sulle medesime.
SCENA III - Maria, Ughetta e poi Paolo.
UGHETTA - (Entra da destra in vestaglia). Che ora abbiamo, Maria?
MARIA - Sono le undici, signora.
UGHETTA - Come ho fatto a dormire tanto! Ho una fame!
MARIA - C'è il cioccolato pronto signora.
UGHETTA - Si lo so. Mi toglierà l'appetito, ma poco male.Ho giocato a poker fino alle due in casa delle signora Lhortois...
... ... ...