Da SIPARIO N. 212 - Dicembre 1963 - Numero speciale dedicato al TEATRO CABARET NEL MONDO
- IL CABARET IN ITALIA
Intervista a: Laura Betti
INCHIESTA SUL CABARET IN ITALIA – Risponde Laura Betti
1) Come si potrebbe definire secondo Lei il teatro cabaret?
2) Quale funzione attribuisce al cabaret rispetto al teatro tradizionale e nel quadro della vita culturale e politica italiana d'oggi e quali possibilità ritiene sussistano nel nostro paese dl esercitare concretamente tale attività?
3) Pensa che il cabaret possa favorire un'evoluzione verso un nuovo tipo di teatro, nel senso dl un mutamento strutturale dei testi recitati e della scena, della creazione di un rapporto inedito tra attore e spettatori e della cattura di un pubblico nuovo?
1) Si potrebbe definire in tanti modi. Cronaca, avanguardia, sperimentalismo e in chissà quali altri. Il campo è aperto. Il Cabaret può essere senza limiti. In Francia e in Germania è persino usato come digestivo. La gente va, mangia, e mentre beve il liquorino si abbandona, persa in un'orgia di masochismo, a sferzate e sberleffi di calze a maglia nere. 2) In genere quelli che fanno il Teatro Cabaret ignorano completamente il teatro tradizionale. Per grazia di Dio, nella fretta, lo si dimentica e cosi ci si ritrova anche a compiere definitivi progressi come attori. Nella vita culturale italiana il peso di creature come noi è notevolissimo, perché siccome non chiediamo agli scrittori di smascherarsl cosi come lo richiederebbe una commedia in tre atti, ma chiediamo loro brani, particelle, idee, frizzi e, se non sono acuti li rendiamo acuti noi, loro son ben felici e ci scrivono quello che vogliamo e cosi la cultura italiana si mantiene allegrotta e produce. La politica sta diventando sempre di più artistica come prospettiva, per cui io non la trascuro di certo, almeno teatralmente. In quanto poi alle possibilità di esercitare concretamente tale attività, sono pochissime, credo anzi nessuna. Pare che il clima italiano non lo consenta o giri di li. Insomma, un'attività di questo genere Ia si può esercitare, in Italia, solamente a patto di sognare invano un conto in banca e di accettare di essere considerati animali preistorici o del 2370 dopo Lenin. 3) Il Cabaret può portare a tutto. Dal Cabaret può nascere tutto. Il pubblico - deliziosamente distratto - lo si cattura benissimo. Ii Cabaret può persino produrre attori intelligenti - e Dio solo sa se è raro! - poiché I'intelligenza è una condizione indispensabile alla creazione. E il Cabaret è una continua creazione. E con questo? Con questo io credo fermamente che per questa somma di motivi, e non certo per altri, il Cabaret per l'appunto in Italia non esiste né mai esisterà.