Dal Programma di sala SARTO PER SIGNORA 1984:
- George Feydeau. Nascita di un genio comico.
Autore: Pier Benedetto Bertoli
GEORGES FEYDEAU. Nascita di un genio comico.
Sarto per slgnora (Tailleur pour dames) è la prima opera in tre atti di Georges Feydeau, la commedia che lo rivelò al pubblico parigino. ll nuovo autore aveva 24 anni. Da pochi mesi l'amico Fernand Samuel aveva investito tutti i suoi capitali nell'acquisto del Théatre de la Rainaissance, e l'avevo voluto come segretario. Così, facendo il segretario di un teatro, Feydeau scrisse la sua prima commedia. A Samuel piacque, la mise in scena la sera del 17 dicembre 1886, e fu un successo strepitoso, Repliche su repliche, teatri esauriti, incassi favolosi, tanto che Feydeau poté dire all'amico (che aveva fama di non lavarsi troppo): "Finalmente potrai spendere qualcosa anche per la tua toilette personale". "Ma io mi faccio il bagno tutte le mattine", protestò controrioto Samuel, "Bene, allora vedi di combiare l'acqua". Questioni igieniche di Fernand Samuel a parte, la pièce fu dunque un vero successo, la critica solutò la nascita di un nuovo genio comico. Era il 1886, quasi cent'anni fa. La commedia presenta già la struttura tipica delle più mature opere di Feydeau: un primo atto che imposta la situazione, un secondo che trasferisce tutti i personaggi in un luogo diverso e insolito (poi sorà ii più fantosioso Albergo del libero scamblo o del Micio innamorato, ora, più modestamente, è una sartoria abbandonata), luogo dove quei personoggi non si sarebbero dovuti incontrare mai, e di qui gli inseguimenti, gli scambi di persona, i qui pro quo, motivi di scatenato divertimento; e un terzo atto che riporta tutti nello stesso ambiente del primo, cioè a casa, dove, nella ritrovata quiete domestica borghese, ogni malinteso si chiarisce e tutto si appiana. Lo commedia risente ancora dell'aria che in quegli anni si doveva respirare nei teatri parigini, il profumo un po' vecchiotto delle farse che alimenteranno anche tanto teatro dialettale italiano, le varie La consegna è dl russare, I due sordi, La sposa e la cavalla, le farse di Moinaux, di Varin, di Grangé, Quel cameriere solo in scena all'inizio, che monologondo dà la situazione, è una tipica partenza da farsa ottocentesca. Poi, si capisce, Feydeau sviluppa e gioca estrosamente o modo suo, ma qui sono ancora evidenti le sue origini. Lo commedia non è delle più mature di Feydeau, non potrebbe esserlo, né delle più grandi. Ha un fiaole smorzato e improvviso, il dialogo qua e là pigro, le situazioni potrebbero suggerire battute più divertite. E insomma un testo che, per una rappresentazione nei nostri anni, abbisognava di qualche aggiornamento. È quanto ho cercato di fare con lo traduzione. Una volta un regista dell'avanguardia, che aveva da par suo aggiornato un Wedekind con carro armato in scena e un attore che faceva pipì in un angolo, mi spiego che non bisogna servire la cultura, ma che è la cultura che deve essere a nostro servizio: che è poi l'alibi che permette le moderne rivisitazioni e gli stravolgimenti dei testi classici, operazioni rese facili dalla fovorevole circastanza che gli autori dei testi da sconvolgere non possono più protestare. Traducendo Toilleur pour dames non ho osato approfittare troppo della favorevole circostanza. Ho semplicemente riconsiderato la commedia, come certi artigiani fanno con un bel mobile d'epoca un po' tarlato dal tempo, tentandone un rispettoso e amorevole lavoro di restauro. Ho ritoccato i diologhi, inserito battute più fresche, persino un motto dei gesuiti, autorizzato in qualche modo dallo stesso Feydeau che in un'altra commedia cita S. Agostino, e inventato un finale introducendo nella storia un personaggio nuovo, certo Massacrè, che col suo arrivo in extremis mi serviva appunto per montare un finale in crescendo. Spero che Feydeau non si condideri troppo "rivisitato", e che, se mai, mi perdoni.
PIER BENEDETTO BERTOLI
Nelle foto: Germaine, Marianne, Jacques e George Feydeau (Collezione Odette Feydeau) - Feydeau al matrimonio di Sacha Gultry. La stessa sera, dicono, ebbe la sua prima crisi di follia (Collezione Jacques Larcey)
Georges Feydeau nacque a Parigi l'8 dicembre 1862. Suo padre era amico di Flaubert, sua madre, una polacca di straordinaria bellezza, forse fu amante di Napoleone lll, Georges fu un bambino bellissimo, biondo, capriccioso. Pessimo studente. A 24 anni ebbe un successo strepitoso con la sua prima commedia Sarto per signora. A 27 si sposò e tornò al successo con Champignol suo malgrado. A proposito di questa commedia un critico scrisse: "Le risate furono così tante, forti, continue che la seconda parte del terzo atto venne recitota a gesti come uno pantomima, poiché il fou-rire copriva totolmente la voce degli attori". Passò per oltre vent'anni di successo in successo, fu il più acclamato autore comico della Belle Epoque parigina. Ancora oggi si rappresentano sui più importanti palcoscenici del mondo le sue commedie, L'albergo del libero scambio, La Dame de Chez Maxim, La pulce nell'orecchio, Occupati d'Amelia, ll signore va a caccia, ll tacchino, La main passe, Il slstema Ribadier. Amò la vita notturna, la bella vita, le belle attrici, Fu molto ricco, e poi quasi povero: si rovinò per la passione della Borsa. Ebbe quattro figli. Si separò dalla moglie, andò o vivere da solo in albergo, Passò gli ultimi anni in solitudine, trascorrendo le serate nei caffé, le notti a passeggiare per le strade di Parigi. Diventò pazzo in seguito a una malattia. Arrivò a credere seriamente di essere una reincarnazione di Napoleone lll, in realtà gli somigliava in modo straordinario. Morì in un manicomio alla periferia di Parigi, il 5 giugno 1921.