Teatro Comunale dell'Opera presenta al Tetra Carlo Felice di Genova:
Andrea Chénier (1949)
Dramma in quattro atti di Luigi Illica - Musica di Umberto Giordano
- Interpreti principali: Antonio Annaloro (Andrea) Renata Tebaldi (Maddalena di Coigny) Giuseppe Taddei (Carlo Gerard) - Corpo di Ballo del Teatro Comunale
- Maestro Concertatore: Angelo Questa
- Regia: Mario Frigerio
- Maestro del coro: Adolfo Fanfani
- Allestimento scenico: Vladimiro Cecchi
Programma di sala (pagine 44)
- Stagione ufficiale 1949
- Andrea Chenier
- La vicenda
- Gli interpreti
- Fotografie
La vicenda
La vicenda è inquadrata negli eventi e nel clima della Rivoluzione francese. Il primo atto si svolge nel castello dei conti di Coigny, una sera d'inverno del 1876. Si prepara una festa e il servo Gérard sfoga il suo sdegno contro quegli splendori. Tra gli invitati sono l'Abate che reca da Parigi novelle poco confortanti e Chenier che si schermisce all'invito della contessa a poetare. Poiché le sue parole sono accolte con scherno, Chenier improvvisa un inno all'amore che è anche un fiero attacco alla frivolezza del mondo patrizio: quindi esce dalla sala lasciando Maddalena turbata. Riprende la festa, che per un momento viene però interrotta dall'irruzione d'un gruppo di straccioni capitanati da Gerard il quale grida la sua ribellione gettando la livrea.
Il secondo atto, otto anni dopo. Giugno 1794, in pieno Terrore. Chenier è ricercato ma non vuol fuggire: un'ignota gli ha scritto dandogli convegno per quella sera. E' Maddalena che invoca la sua protezione. Gerard, avvertito dall’incredibile, sopraggiunge per rapire Maddalena ed è ferito da Chenier mentre la donna può mettersi in salvo. Gerard riconosce nel feritore il poeta, gli commette di salvare Maddalena e alle guardie e al popolo sopraggiunti, dichiara generosamente di non aver riconosciuto chi l'ha colpito.
Nel terzo atto Chenier è stato arrestato e Maddalena si reca da Gerard, che siede ad una sezione del Tribunale Rivoluzionario, offrendoglisi per ottenere la salvezza di Chenier. Ma a nulla valgono gli sforzi di Gerard. Chenier è condannato a morte.
Nella prigione di San Lazzaro (atto quarto) Chenier attende l'esecuzione leggendo a Roucher l'ultima sua ode. Maddalena, introdotta da Gerard, viene a trovarlo, quindi ottiene di prendere il posto di un 'altra condannata. Sulla carretta fatale, avvinti in una suprema ebbrezza, Maddalena e Chenier vanno verso la morte