Teatro alla Scala di Milano presenta:
Don Giovanni (1963)
Dramma giocoso in due atti di Lorenzo Da Ponte - Musica di Wolfgang Amadeus Mozart
- Interpreti: Nicolai Ghiaurov (Don Giovanni) Leontyne Price (Donna Anna) Elisabeth Schwarzkopf (Donna Eivira) Luigi Alva (Duca Ottavio) Mirella Freni (Zerlina) Wladimiro Ganzarolli (Leporello) Rolando Panerai (Masetto) Agostino Ferrin (Commendatore)
- Maestro Concertatore: Hermann Scherchen
- Regia: Luis Escobar
- Maestro del coro: Norberto Mola
- Coreografie: Mario Pistoni
- Scene: Wilheelm Reinking
- Costumi: Antonio Castillo
- Direttore allestimento: Nicola Benois
Programma di sala (pagine 30)
- Il cavaliere temerario ha valicato il muro del suono (Eugenio Gara)
- Bozzetti dei costumi
- Argomento
- Interpreti
- Fotografie
L'argomento
ATTO PRIMO - Don Giovanni è al tramonto della sua carriera di conquistatore irresistibile di cuori e anime femminili: nessuna, oramai, delle avventure amorose che egli tenterà andrà a buon fine. Per incominciare: nottetempo, mentre Leporello fa buona guardia brontolando contro il suo padrone, Don Giovanni è penetrato furtivamente nelle stanze di Donna Anna; ma la fiera resistenza della donna e il timore di essere riconosciuto, lo inducono a desistere dall'impresa. Accorre il Commendatore: nel duello che segue è ferito a morte, dopo di che Don Giovanni si mette in salvo assieme a Leporello. Donna Anna e Don Ottavio scoprono il cadavere del Commendatore e giurano che il crimine non rimarrà impunito. Don Giovanni intanto incappa in Donna Elvira, già da lui sedotta e abbandonata, che lo insegue ovunque, mossa da un sentimento misto di odio e d'amore; anche stavolta egli trova scampo nella fuga, lasciando la donna alle prese con Leporello, che, per consolarla, le enumera la serie infinita delle sue compagne di sventura. Don Giovanni trasvola ad altre conquiste: scorta in una lieta brigata contadinesca una bella fanciulla, Zerlina, volge su questa le sue mire e cerca di rubarla a Masetto, facendola invitare da Leporello, con i suoi compagni, ad una festa al suo castello. Zerlina accetta il lusinghiero invito del suo corteggiatore, ma edotta da Elvira, si allontana con lei. Don Ottavio e Donna Anna dal racconto delle due donne riconoscono il seduttore e pensano di fare la loro vendetta intervenendo, confusi tra gli invitati e mascherati, alla festa. Così, quando Don Giovanni, ancora una volta, ritorna all' assalto di Zerlina, tutti, chiamati dalle grida di costei, accorrono in sua difesa ed il cavaliere è costretto a trovare nuovamente scampo nella fuga.
ATTO SECONDO - Già nuovi desideri eccitano i sensi di Don Giovanni. Vista la cameriera di Donna Elvira, tenta di accostarla scambiando gli abiti con Leporello in modo da trarre in inganno Donna Elvira, allontanarla dalla casa e aver libero il terreno alla nuova impresa. La fortuna, però, gli ha decisamente voltato le spalle. Ecco infatti sopraggiungere Masetto e i contadini in caccia di lui; ancora una volta egli riesce a salvarsi con un tranello in cui cade il povero Masetto che, tutto dolorante per le busse ricevute, vien consolato da Zerlina. Chi rimane negli impicci è Leporello. Vittima del suo travestimento, che lo fa oggetto dell'ira di Masetto, Elvira, Ottavio, Anna, Zerlina, può a stento sottrarsi al peggio, rifugiandosi nel cimitero dove pure è nascosto Don Giovanni li dove è eretta la statua del Commendatore. La vicenda ormai precipita verso la catastrofe: la sorte di Don Giovanni è segnata. Costui, per burlarsi del pavido Leporello, con cinico spregio invita a cena il marmoreo Commendatore per quella stessa notte.