Teatro alla Scala di Milano presenta:
Il vascello fantasma (1959)
Opera romantica in tre atti di Richard Wagner. Parole e musica di Richard Wagner
- Interpreti: Birgit Nilsson (Senta) Hans Hotter (L'Olandese) Ernest Kozub (Erik) Ruth Siewert (Mary) Arnold Van Mill (Daland) Murray Dickie (il pilota di Daland)
- Maestro Concertatore: Hans Knappertsbusch
- Regia: Adolf Rott
- Maestro del coro: Norberto Mola
- Bozzetti e Figurini: Robert Kautzky
- Direttore allestimento: Nicola Benois
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- 1. Nilsson 2 Hotter 3. Kozub 4. Siewert 5. Van Mill 6. Knappertsbusch 7. Rott
Programma di sala (pagine 24)
- Pietà ed amore nel dramma dell'Olandese (Enzo Borrelli)
- Argomento
- Interpreti
- Fotografie
Pietà ed amore nel dramma dell'Olandese
Due sono gli elementi che precedono la composizione di Der jliegende Holliinder (L'olandese volante o, per dirla alla francese, Il vascello fantasma). Il primo viene dalla lettura dei Ricordi del signor Schnabelewopski, di Heinrich Heine (lettura avvenuta in Riga nel 1838), dov'è ironicamente narrata la triste vicenda del capitano maledetto. Il secondo elemento - ch'è soprattutto quello del 'colore' balza in energico rilievo durante la traversata sul veliero Thetis da Pillau a Londra, con annessa tempesta nello Skagerak, naufragio, o press'a poco, nel fiordi di Sandwiken, e narrazione della vecchia leg genda dalla viva voce dei marinai. Elementi, si è detto, ma, oltre questi, cercasi il 'movente': quello da cui l'opera piglia vita e forza di realtà artistica. E, allora, Heine e la stessa traversata marina, con la violenza delle sue emozioni, soccorrono meno. Non sappiamo quale effetto abbia fatto la lettura del racconto heiniano sullo spirito del venticinquenne Wagner. Probabilmente scarso e di non eccessivo rilievo, se la versione della vecchia leggenda doveva procedere poi in direzione diametralmente opposta. Heine motteggia: sciocco com'è, il diavolo, non crede alla fedeltà delle donne, e perciò, incautamente, permette al capitano maledetto di scendere ogni sette anni a terra, per trovarsi una moglie fedele e tentare così la propria liberazione. Ma le donne sono capaci di tutto: sono capaci perfino di essere fedeli. Di conseguenza resta scomato il diavolo e accalappiato il capitano, e - conclude Heine il meglio che possa capitare ad un uomo che prende moglie è di andare a fondo, come puntualmente avviene nel finale! ... continua ...
ENZO BORRELLI