Da COMOEDIA - N. 10 - 25 Agosto 1920:
- "La campana d'argento" commedia in tre atti
Autore: Enrico Cavacchioli
LA CAMPANA D’ARGENTO
Di Enrico Cavacchioli
Grottesco sentimentale in tre atti rappresentato la prima volta dalla Compagnia Borelli Piperno diretta da Flavio Andò, il 24 aprile 1914 all’Olympia di Milano
Personaggi: IL PRINCIPE LUCA ZARDO – ANNA – FRANCIS – LA MADRE – BABY – FLORI – GRIMALDI – UN CAMERIERE.
ATTO PRIMO – Oggi.
Sull'imbrunire di una giornata d'estate. Un salotto che per una larga veranda da cui si scende in giardino guarda sul lago. Mobili di gran lusso. Porte a destra e a sinistra.
FLORI – (entra disinvolto dalla veranda. A Grimaldi che lo segue esitante) Venga, venga, non faccia complimenti. Io qui sono di casa.
GRIMALDI – (Un po’ impacciato) Lei sarebbe?
FLORI - Non si preoccupi. Ma se tiene alle presentazioni... Flori... Ventotto anni. Posizione? ... Insonne... Lei capisce cosa vuol dire insonne? Non dormo mai... Sono dappertutto... con un'anima da metteur en scène. E mi trovo sempre dove non dovrei essere … Cosicché …
GRIMALDI - E che cosa diranno i padroni di casa di questa violazione di domicilio?
FLORI - Nulla. Che diavolo! Lei non è amico di un loro amico?
GRIMALDI – Si. Ma....
FLORI – Nessun ma! Si metta qui e non si prenda pensiero. Voleva aspettare davanti al cancello? O peggio in una anticamera, in cui per cinque ore al giorno si stipa una folla di malati che viene qui, come andrebbe a Lourdes?
GRIMALDI - Perché? Il principe fa dei miracoli?
FLORI – Su per giù come la Madonna di Lourdes.
GRIMALDI - Ma è assai rinomato...
FLORI - Infatti... Si dice… Personalmente non ne so nulla. Come medico non lo conosco. E spero, di non conoscerlo mai. Come uomo? Siamo vicini. La mia villa confina con questa. Io vivo solo e a volte mi annoio. Ed allora quando sono più …
GRIMALDI – Insonne…
FLORI - Precisamente... Vengo qui... Quando incomincio ad annoiarmi, anche qui... tornò là... Non, è poi una vicinanza molto allegra, sa, quella del principe Zardo?! Vede quel padiglione? (Indica fuori dalla veranda). L’ha trasformato in una specie di sanatorio. Il suo amico sta là… Ma … a piede libero.
GRIMALDI – Povero Francis! Lei lo vede qualche volta?
FLORI – Tutti i giorni. Ma si accomodi perbacco!
Grimaldi – (Siede)
FLORI – Posso offrire? (Offre il portasigarette aperto)
GRIMALDI – Grazie ancora. (Fumano)
FLORI – Le ho detto a piede libero… il principe lo tratta con molta familiarità. In quanto a quello siamo in piena democrazia.
GRIMALDI – E che cosa gliene pare?
FLORI – Vuol saperlo? Un uomo spedito…
GRIMALDI – Perché il professore non spera di salvarlo?
FLORI – Il professore spera di salvare tutti, si capisce. Ma finora non ha salvato nessuno.
GRIMALDI – Ho sentito parlare di un sistema di cure che avrebbe dato risultati meravigliosi.
FLORI – Aspetti. Ora chiamo e poi le dico…
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