Teatro alla Scala di Milano presenta:
Auditorium (1968)
di Jean Babilée. Soggetto di Michel Drach. Musica di Jean Michel Damase
- Interpreti: Jean Babilée, Gerda Daum (Liliana Cosi), Luciana Savignano, Oriana Bassetti
- Maestro Concertatore: Armando Gatto
- Coreografia: Jean Babilée
- Scena: Michel Drach
- Costumi: Silvia Braverman
1. Babilée 2. Daum 3. Savignano 4. Bassetti 5. Gatto
Programma di sala (pagine 36)
- Auditorium (Luigi Rossi)
- Interpreti
- Prima rappresentazione 14 marzo 1968
- Nella stessa serata i balletti "Elegia - Allegro brillante"
Introduzione di Luigi Rossi
Nella sua carriera di coreografo e danzatore Jean Babilée ha raccontato molte storie d'amore: Il titolo iniziale della sua attività creativa, nel 1946, si chiama addiritture L'Amour et son amour e si basa su un episodio di Apulejo per esprimere tutta la fatale potenza della passione. Ha poi schizzato uno scanzonato bozzetto di ambientazione sportiva, Balance à trois - noto anche al pubblico della Scala - dove si assiste ad una sottile schermaglia amorosa tra due atleti che si contendono una graziosa collega. Ora, con Auditorium, ci presenta una nuova storia che pone al centro il fascino femminile nella cornice quasi surreale del mondo del cinema. Auditorium si chiamava originariamente La boucle e fu creato al Festival di Enghien, in prossimità di Parigi, nel 1957. Poi è stato rappresentato anche al Festival di Edimburgo, a Tel Aviv e in Brasile. Il soggetto è dovuto a Michel Drach, scenarista e regista cinematografico francese, che ambienta appunto il balletto nel mondo del cinema. 'Boucle', nel gergo tecnico del montaggio cinematografico, significa in Francia giro di pellicola al termine del quale occorre ripetere lascena filmata... (continua)
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