Teatro Massimo di Palermo presenta:
La sentinella per quattro anni - Der vierjahrige Posten (1999)
Singspiel in un atto. Libretto di Theodor Komer. Musica di Franz Schubert
- Interpreti principali: Hubert Schmid (Duval) Monica Gonzales (Kathchen) Sonke Morbach (Walther) Carsten Lau (Veit) Rudiger Knoss (Der Hauptmann) - Orchestra e Coro della Fondazione Teatro Massimo
- Maestro Concertatore: Peter Maag
- Regia: Italo Nunziata
- Maestro del coro: Marcello Iozzia
- Scene: Edoardo Sanchi
- Costumi: Ruggero Vitrani
- Allestimento: Teatro "A. Rendano" di Cosenza
Programma di sala (pagine 128)
- Schubert in amicizia (L. Arruga)
- Schubert e il teatro (C. Giglio)
- Note di regia ( I. Nunziata)
- L'argomento
- Il Libretto
- Il programma è condiviso con "I due gemelli "
L'argomento
Duval, sentinella francese dimenticata dal proprio reggimento in un paese tedesco di frontiera durante il turno di guardia, s'innamora di una bella ragazza, Kiithchen, sposandola dopo due anni e integrandosi perfettamente nella laboriosa vita campestre. Passano altri due anni e ritorna il reggimento. Duval viene riconosciuto e rischia d'essere fucilato come disertore, ma si salva con un astuto espediente. Indossa la sua uniforme e torna al vecchio posto di guardia, chiedendo al Capitano che gli si dia innanzitutto il cambio. Tutto il villaggio invoca il suo perdono, ma il militare rimane impassibile: la grazia arriva invece dal Generale, che, come spesso i superiori, dimostra maggiore elasticità e umanità. Il lieto fine è assicurato: tanta paura è stata solo un'ombra passeggera che ai due sposi farà apprezzare ancor di più la felicità. L'Ouverture bipartita dipinge lo sfondo campestre annunciando con la sua progressiva animazione il pericolo passeggero. li villaggio si sveglia sereno come sempre: i due sposi Kathchen (soprano) e Duval (tenore), con il padre di lei Walther (baritono) e tutti i contadini, si preparano ad un altro giorno di lavoro, grati che le ombre della guerra non raggiungano il loro cielo (1. Introduzione-Coro "È iniziata una nuova splendida giornata"). I due sposi, ancora ricchi di entusiasmo, ricordano la propria storia d'amore già lunga quattro anni (Declamato "Mio caro sposo"; 2. Duetto "Mio caro Heinrich!"). Ma Walther annuncia ai ragazzi l'improvviso ritorno del reggimento e dunque il pericolo che si profila per il genero: la fucilazione come disertore (Declamato "Ragazzi, non vi spaventate! "). Preoccupati, i due sposi e il padre confidano nella fortuna sinora tanto benigna (3. Terzetto "La sorte non t'ingannerà"). Frattanto sopraggiunge Veit (tenore) che invita Duval a mettersi in salvo; il giovane escogita frattanto il suo furbo espediente (4. Quartetto" Affrettatevi amico, mettetevi in salvo! "). Dal canto suo, Kathchen rivolge a Dio una preghiera ricca di commozione e di for¬za (5. Aria "Dio! Signore ascolta la mia voce"). Già in uniforme, Duval rassicura la sposa comunicandole l'espediente escogitato, mentre si sentono i soldati marciare (Declamato "Ascolta, cara sposa, cosa ho escogitato"; 6. Marcia e Coro di soldati "Di buon animo si va in battaglia"). li Capitano (tenore) ordina ai suoi uomini di accamparsi nel villaggio già noto, ma nel frattempo riconosce Duval ("Fermi, ci accamperemo qui"). Tutto il villaggio teme per la sorte di Duval, che tenta invano di rabbonire il Capitano con il suo espediente (7. Ensemble "Per amor di Dio, è spacciato!"). La situazione si sblocca con l'arrivo del Generale (voce recitante), che concede la grazia alla sentinella (Declamato "Arriva il Generale!"). Sul villaggio ritorna il sole di sempre: si ringrazia la fortuna per essersi mostrata ancora una volta benigna (8. Finale "Che bel momento di sole").
Nell'immagine: Schubert in un disegno di Josef Kriehuber